San Calogero abbraccia i suoi fedeli: la festa è cominciata
Qualche momento di tensione e processione iniziata con mezz'ora di ritardo. Alla fine ha prevalso il buon senso
San Calogero è uscito dalla sua basilica con qualche minuto di ritardo, 25 per l’esattezza, e ha cominciato a fare il giro della città abbracciando i suoi fedeli. L’uscita è stata preceduta da qualche tensione manifestata palesemente dai fedeli che, in un primo momento non hanno voluto attenersi alle disposizioni, decise per motivi di sicurezza, della Questura. Davanti la chiesa un fedele è anche salito sulla statua insieme ad un neonato per il voto al santo e probabilmente verrà denunciato.
Folla oceanica di fedeli che ha dovuto abbandonare il sagrato e le scalinata del santuario dopo particolari eventi: don Gerlando Montana Lampo è intervenuto invitando i fedeli a rispettare le disposizioni di sicurezza e ad allontanarsi dopo l’uscita del simulacro dalla chiesa; è così è stato, grazie anche al cordone di polizia, carabinieri, guardia di finanza e volontari che sono intervenuti con energia per convincere i più riottosi.
“I fedeli volevano vedere il Santo uscire, qualche piccolo fuori programma, ma alla fine è prevalso il buon senso e la processione sta procedendo con ordine. San Calogero è in mezzo la sua Agrigento e la sua gente”. Questo il commento a caldo di Don Gerlando Montana Lampo, rettore del Santuario.
Adesso la processione è in corso e tutto prosegue per il meglio.
La festa adesso è veramente cominciata. Prima sosta davanti la sede del Gruppo Carabinieri di Agrigento che ha trovato pronto il col. Vittorio Stingo che ha tributato il Santo nero con un mazzo di fiori.
LE IMMAGINI E L’INTERVISTA A DON GERLANDO