Migranti, il questore Ricifari: “Bisogna raccontare realtà dei fatti”
Le parole del questore di Agrigento durante il convegno "Dalla guerra alle migrazioni, raccontare le crisi e l'Europa che verrà" che si è tenuto a Lampedusa
“L’immigrazione è un fenomeno complesso che va mutando davanti ai nostri occhi, va raccontato in modo competente e chiaro. Esiste qualcuno che semplifica ed esaspera gli animi, e a questo sono dovute le esagitazioni di questi giorni: gli isolani hanno lamentato una narrazione talvolta stereotipata”. Lo ha detto il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, durante il convegno “Dalla guerra alle migrazioni, raccontare le crisi e l’Europa che verrà” che si è tenuto a Lampedusa in occasione dell’ottava edizione di “Lampedus’amore”: il premio giornalistico internazionale in ricordo di Cristiana Matano. La riflessione sulle nuove sfide del giornalismo sul tema dei diritti umani è passata anche attraverso l’analisi dell’insofferenza che Lampedusa sta vivendo nelle ultime settimane, sono stati aggrediti anche giornalisti del Tg1 e Italpress e un operatore di Mediaset.
“Lampedusa ha mostrato indifferenza e insofferenza verso i controlli ordinari di polizia ritenendoli, per evidente disabitudine, come ostilità dello Stato – ha spiegato il questore Ricifari – In due giorni di ordinari controlli, abbiamo riscontrato uno scarso rispetto delle leggi: niente revisioni, assicurazioni e nemmeno patenti”. “E’ ora di chiedere alla stampa professionale di dare una descrizione reale e non allarmistica. Oggi i turisti non si accorgono neanche degli sbarchi e del fenomeno dei migranti – ha sottolineato il questore di Agrigento – . L’hotspot non è più stato al collasso da quando Croce Rossa e Governo hanno assunto la diretta gestione del processo: arrivo, assistenza socio-sanitaria, procedure di identificazione, trasporto sulla terraferma: Porto Empedocle o altre destinazioni. Non c’è alcun collasso del sistema e lo si può vedere in questi giorni: più di mille arrivi al giorno e ridistribuzione immediata entro 18/36 ore di altrettanti migranti. E comunque l’hotspot può regolarmente ospitare 570 migranti, arrivando regolarmente ad oltre mille. Aiutateci a dare una descrizione reale delle cose”