Agrigento

Ucraina, il prefetto Cocciufa: “accoglienza spontanea e diffusa”

A monitorare le principali problematiche connesse agli aspetti di ordine pubblico e di natura sanitaria è la Prefettura di Agrigento.

Pubblicato 3 anni fa

La Provincia di Agrigento ha messo in campo un’ottima macchina organizzativa per dare accoglienza e assistenza ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra. La maggior parte delle persone che sono arrivate sono donne e bambini che hanno trovato accoglienza nei comuni di Agrigento, Favara, Grotte, Bivona, Santa Elisabetta, Joppolo e Sciacca. A monitorare le principali problematiche connesse agli aspetti di ordine pubblico e di natura sanitaria è la Prefettura di Agrigento.

E’ un’accoglienza diffusa e spontanea nella nostra provincia, però deve rispettare delle regole quali l’aspetto sanitario e il registro delle persone arrivate presso la Questura di Agrigento, dice il prefetto Maria Rita Cocciufa. Al momento non si sono registrati flussi d’arrivi, ma se si dovesse verificare, abbiamo a disposizione dei centri di accoglienza straordinari, alcuni chiusi, ma almeno non c’è stato bisogno, e i Comuni si stanno mettendo a disposizione per accogliere. Stiamo attenzionando l’aspetto minori, la maggior parte dei bambini arrivato qui da noi era accompagnato, in caso contrario lavoreremo in sinergia con la Procura e il Tribunale dei minori di Palermo per la tutela”, ha concluso il prefetto di Agrigento.

Dopo il rientro dei 57profughi arrivati con l’autobus di Carla, adesso verso la Polonia stanno per arrivare tre autobus, due partiti da Porto Empedocle e uno da Montevago, carichi di beni di prima necessità e farmaci sopratutto, e ritorneranno con dei profughi che verranno collocati nei vari paesi dell’agrigentino.

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