Agrigento

Viadotto Morandi, dopo quasi 8 anni non c’è ancora certezza sulla fine dei lavori 

Le parole del sindaco Miccichè: “Le informazioni fornite da Anas non fanno sperare in una rapida conclusione”

Pubblicato 3 mesi fa

Negli ultimi anni, molti incontri cordiali e numerose strette di mano si sono susseguite tra i vertici di Anas e il Sindaco di Agrigento, ma resta ancora senza risposta la domanda fondamentale: “Quando sarà riaperto interamente il Viadotto Manfredi/Morandi e consegnato alla città?”. 

Siamo consapevoli che i tempi di completamento del Viadotto non saranno comparabili a quelli del ponte Polcevera di Genova, ricostruito in tempi record, ma è altresì inammissibile che questi lavori si protraggano indefinitamente senza date certe. La città di Agrigento ha il diritto di sapere cosa è accaduto dall’11 gennaio 2022, data in cui, durante una riunione con la IV Commissione della Regione Sicilia, l’Ingegnere Raffaele Celia di Anas ha dichiarato che erano stati stanziati 47 milioni di euro, suddivisi in 5 contratti, e che i lavori di messa in sicurezza delle pile più critiche, con un costo di 3 milioni di euro (riferiti al 1° e 2° contratto), avevano consentito la parziale apertura del ponte con il transito di mezzi leggeri. Si attendeva il completamento del 3° contratto entro l’estate del 2022, e la riapertura totale del ponte, inclusi gli interventi su Akragas II, entro gennaio 2023. Ad oggi, nonostante numerosi sopralluoghi, incluso quello recente del 3 settembre 2024, le informazioni fornite da Anas non fanno sperare in una rapida conclusione. 

Secondo quanto comunicato, i lavori strutturali per i primi tre appalti, che hanno riguardato il risanamento di 102 pile binate, sono stati ultimati, mentre i lavori di ripristino degli impalcati, il rinforzo dei pulvini e la sostituzione delle barriere di sicurezza del Viadotto Akragas I, affidati all’impresa Valori S.c.a.r.l. nell’aprile 2021, hanno subito rallentamenti a causa del rinvenimento di ulteriori danni ai pulvini, richiedendo una variante tecnica. Inoltre, si stanno affrontando criticità legate all’inerzia dell’impresa esecutrice. Per quanto riguarda il Viadotto Akragas II, i lavori sono stati affidati nel giugno 2022 a un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese e, attualmente, il cantiere è operativo sulla carreggiata in direzione Agrigento, con il traffico deviato in doppio senso sulla carreggiata in direzione Trapani. Anche qui si è reso necessario redigere una perizia di variante, e l’ultimazione dei lavori è prevista per il secondo semestre del 2025. E’ chiaro che non solo le previsioni per la riapertura nel gennaio 2023 sono state disattese, ma ora si parla addirittura di una conclusione entro il secondo semestre 2025. Questa incertezza risulta particolarmente grave considerando l’importanza strategica del viadotto per la viabilità cittadina e provinciale, oltre che per i flussi turistici lungo le strade statali 115 e 640, soprattutto in vista di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. 

Il Sindaco Miccichè ha commentato: “Ritengo dettagliata la relazione ottenuta da Anas, che traccia lo stato attuale dei lavori e prevede la loro conclusione. Tuttavia, non possiamo ritenerci soddisfatti, poiché è impensabile affrontare il 2025, anno in cui Agrigento sarà Capitale Italiana della Cultura, privati di un’arteria fondamentale come il Viadotto Morandi. Continueremo a monitorare con attenzione la prosecuzione dei lavori e sollecitare Anas al rispetto dei programmi fino ad ora disattesi nonché aggiornare i loro responsabili regionali e nazionali affinché si intervenga tempestivamente al completamento dei lavori. Chiederemo inoltre l’intervento dell’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana per supportarci nella richiesta di un’accelerazione dei lavori, affinché si intervenga con urgenza per il bene della nostra terra.”

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