Agrigento

Ce ne ricorderemo di queste donne

Presentato il libro di Paolo Cilona “Storie di donne della terra agrigentina”.

Pubblicato 2 anni fa

E’ stato presentato stasera nell’Aula Magna del Consorzio universitario di Agrigento l’atteso libro di Paolo Cilona “Storie di donne della terra agrigentina”.

Un’attesa che non è andata delusa registrando un’affollata presenza, insolita per la presentazione di un libro ad Agrigento. Manco a dirlo presenza di donne in maggioranza con “prefetto donna e questore donna” in prima fila insieme ad altri rappresentanti di vertice nelle istituzioni.

Al tavolo della presidenza l’on Margherita Ruvolo e l’on. Nenè Mangiacavallo attuale presidente del Consorzio universitario insieme alle rappresentanti delle associazioni femminili, Marina Arnone, Carmelina Guarneri, Carola De Paoli.

Numerosi gli interventi di poeti e personalità della cultura che in vario modo hanno testimoniato con i loro più recenti  ricordi alcuni dei 60 profili di donne che il libro annovera con dovizie di particolari. Si va da Damareta, figlia del tiranno Terone a Maria Alaimo, a Luisa Trenta Musso, a Rosetta Valenti Romano, a Giusi Carreca, a “donna Saridda” che in prossimità della sua edicola in piazza Gallo vendeva il periodico “Il becco giallo” gridando maliziosa “quanti becchi abbiamo oggi”.  

Per le nuove generazioni il libro riserva sorprese d’altri tempi come la prima consigliera comunale, Maddalena Zaccaria, il primo avvocato donna del foro agrigentino, Marika Caruselli. Una lunga serie quella delle donne supplichevoli e sciabolanti denunce, per esempio indicando l’assassino del proprio marito come Maria Sala, vedova del sindacalista  Lorenzo Panepinto e poi Vittoria Giunti “pasionaria” moglie di Salvatore Di Benedetto.

In definitiva una sorta di  antologia di “Spoon river” che diventa “Akragas river” raccontando il fascino, (perché no?) di quelle ombre e di quelle voci di cui è opportuno interrogarsi oggi, così da capire la natura di quel fascino riaccostandola, come ha indicato l’on. Margherita Ruvolo, alla testimonianza che dobbiamo tutti dare in quest’oggi così tormentato.

Un libro che è confessione, ricordo, memoria. Un libro che rovesciando il vecchio detto ”c’è sempre una donna dietro un grande uomo”, ci costringe alla salutare e sempre sorprendente  ricerca dell’altra faccia della medaglia: “C’è sempre un uomo dietro una grande donna”.

La partita rimane apertissima.

“Storie di donne della terra agrigentina”, presentato il libro di Paolo Cilona: le interviste
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