Agrigento, code e disagi all’open day: il sindaco si reca in ospedale
Anche il sindaco Miccichè insieme al dottore Marchica si sono recati in ospedale dopo le numerose segnalazioni ricevute
E’ cominciato con non pochi disagi, tante code e assembramenti e lunghe attese l’open day dedicato alla vaccinazione dei bambini delle scuole primarie e secondarie della provincia di Agrigento. Sono tante le segnalazioni di protesta dei genitori degli alunni che in prima mattinata si sono recati all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento per vaccinare i propri figli ma che – in prima battuta – sono stati “rimbalzati” poiché attiva una sola postazione dedicata inizialmente a chi aveva effettuato la prenotazione.
Questo, di conseguenza, ha comportato un assembramento per chi, invece, si era recato al nosocomio – oltre cinquanta persone – senza prenotazione. Altri genitori raccontano della presenza di un solo medico per i vaccini con evidenti ripercussioni. Dopo diverse segnalazioni, anche documentate sui social con foto e video, anche il sindaco di Agrigento Franco Miccichè, insieme ad Ercole Marchica, direttore del distretto sanitario di base dell’Asp, si è recato direttamente all’ospedale San Giovanni di Dio per verificare la situazione. Dopo un confronto con i genitori, hanno fatto attivare un’altra postazione con medico e infermiere per gestire l’affluenza di persone recatesi per l’open day. Il tutto è stato reso possibile grazie anche al tempestivo intervento del direttore sanitario dell’Asp di Agrigento, Gaetano Mancuso.
Sul posto è arrivata anche la Croce Rossa per garantire distanziamento e maggiori misure di sicurezza. Ieri sera l’Asp di Agrigento aveva comunicato l’apertura dell’open day per i giovani studenti – dai 5 agli 11 anni negli ospedali della provincia – delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado annunciando l’attivazione “due distinti percorsi uno per i prenotati, per i quali sarà rispettato orario di vaccinazione previsto,e uno per le vaccinazioni in open day dei ragazzi.” Forse l’inaspettata mole di adesioni all’iniziativa ha mandato in tilt quanto programmato ma – adesso – la situazione sarebbe tornata alla normalità.
L’Asp chiarisce con una nota:
“Con la certezza che solo la vaccinazione ci tirerà fuori dalla pandemia – afferma il commissario straordinario ASP, Mario Zappia – la nostra azienda ha aderito con immediatezza all’iniziativa dell’Assessorato Regionale alla Salute per avviare l’open day per i giovani. Ieri, in fase organizzativa, avevamo due ipotesi: iniziare le operazioni già nella prima mattina di domenica oppure rinviare di qualche ora. La scelta è stata quella di partire subito per somministrare più vaccinazioni possibili. Questa decisione è andata bene in quasi tutti i centri vaccinali tranne in un paio di punti, ma mettere in campo in poche ore un cambiamento organizzativo non è facile, specie in un momento di forte stress del sistema sanitario. Non smetto di ringraziare il personale sanitario che opera in prima linea nelle operazioni per il febbrile impegno profuso in questi giorni difficili. Ci dispiace – continua il commissario Zappia – per quei cittadini che hanno avuto qualche disagio e confidiamo nella comprensione di chi avverte la straordinarietà del momento”.
Presso i centri vaccinali ospedalieri sono adesso funzionanti due distinti percorsi (uno dedicato ai ragazzi ed un altro ai soggetti di ogni età già prenotati) il che ha permesso di superare i disguidi delle prime fasi. La formula open day, che non richiede prenotazione per gli studenti, andrà avanti in maniera continuativa anche nei prossimi giorni per potenziare le attività di prevenzione e per rendere più snella possibile la procedura di vaccinazione pergiovani e giovanissimi in attesa del ritorno a scuola.