Appalti e tangenti, accertamenti sui telefoni degli indagati slittano a lunedì
Gli specialisti dovranno “spulciare” nei dispositivi sequestrati a sei dei quattordici indagati
Slitta a lunedì la formale nomina dei periti incaricati dalla procura di Agrigento di estrapolare i dati ritenuti di rilevanza investigativa dai cellulari e dai supporti informatici sequestrati agli indagati nel corso delle perquisizioni. L’inchiesta, ormai nota, è quella legata ad un presunto giro di tangenti e appalti pubblici pilotati. Un difetto di notifica ha fatto slittare di qualche giorno la nomina del perito informatico e di un ingegnere.
Gli specialisti dovranno “spulciare” nei dispositivi sequestrati a sei dei quattordici indagati. Nella giornata di ieri Grandangolo ha rivelato la presenza tra loro anche dell’onorevole Roberto Di Mauro, deputato ed ex assessore regionale all’Energia. In giornata la commissione regionale antimafia, presieduta dal deputato Antonello Cracolici, ha annunciato l’avvio di una indagine con contestuale acquisizione degli atti. Anche il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, è intervenuto dicendosi fiducioso nell’operato della magistratura e auspicando che i lavori sul rifacimento della rete idrica (finiti al centro dell’inchiesta) non subiscano interruzioni.