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Bilanci di Porto Empedocle, rinviato a giudizio l’ex sindaco Firetto

L’inchiesta riguarda i bilanci del comune di Porto Empedocle

Pubblicato 3 anni fa

Il Gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dell’ex sindaco di Agrigento e Porto Empedocle Lillo Firetto, dell’ex dirigente dei servizi finanziari del comune empedoclino, Salvatore Alesci, e di cinque revisori dei conti: si tratta di Francesco Maria Coppa, Rosetta Prato, Carmelo Presti, Enrico Fiannaca. Ezio Veneziano, un altro dei revisori, è stato invece prosciolto.

Processo a Gennaio

La prima udienza si celebrerà il prossimo 21 gennaio davanti il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano. Per Salvatore Alesci è stato disposto il non luogo a procedere in relazione ad un solo capo d’accusa, vale a dire il bilancio del 2011. L’ex dirigente ha documentato che in quel periodo non ricopriva alcuna carica. Proscioglimento per tutti, in relazione all’attestazione del bilancio 2014-2015. 

L’inchiesta

L’inchiesta riguarda i bilanci del comune di Porto Empedocle: secondo l’accusa sarebbero state utilizzate le royalties versate dall’Enel per risanare i conti dell’Ente dal 2011 al 2014. Per gli stessi fatti Lillo Firetto, difeso dagli avvocati Farruggia e Reina, ha incassato ben due proscioglimenti dalla Corte dei Conti.

Il commento di Firetto

“A giudizio senza un perché. Serve un dibattimento e serve subito.Premesso che rispetto ogni decisione giudiziaria, e comprendo pure che il rinvio a giudizio esprime la mera necessità di un approfondimento dibattimentale. Avrei voluto solo, per come denunciato dalla difesa, capire meglio di che cosa mi si accusa.Tre sono le sentenze assolutorie della Corte dei Conti. Assolto con formula piena dai giudici contabili. Eppure di nuovo a giudizio davanti al giudice ordinario per presunto sforamento del patto di stabilità. Norma che  tra l’altro, non e’ più in vigore . Occorre immediato giudizio nel quale sia dimostrato nel merito il paradosso delle contestazioni. Peraltro non sono stati considerati affatto i cosiddetti “spazi finanziari” assegnati, allora, ai Comuni con Decreto Ministeriale e che sono ben rintracciabili in Gazzetta ufficiale.Nel corso dell’incidente probatorio per gli anni 2013 e 2014 il problema atteneva l’utilizzo degli spazi finanziari concessi per legge. A quel punto, per dimostrarne il corretto utilizzo, abbiamo prodotto tutti i mandati di pagamento relativi al 2013 e al 2014. Mandati non acquisiti dalla pubblica accusa. Conclusione: mi si rinvia a giudizio per 2013 e non per il 2014. Tutto questo dopo che i medesimi fatti sono stati sviscerati dalla Corte dei Conti giudice naturale nella contabilità pubblica con ben tre diverse sentenze di assoluzione. Un’assurdità.  Serve il dibattimento e serve al più presto.

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