Canicattì, tentato omicidio Curto, la vittima: “Non ricordo più nulla”
“Non ricordo più nulla di quel giorno, non so chi mi ha sparato ma sono stato colpito da alcuni proiettili vaganti”. E’ comparso ieri mattina in aula, davanti il collegio di giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino, il pastore Vincenzo Curto, ferito con tre colpi di arma da fuoco la sera del 26 giugno 2016. […]
“Non ricordo più nulla di quel giorno, non so chi mi ha sparato ma sono stato colpito da alcuni proiettili vaganti”.
E’ comparso ieri mattina in aula, davanti il collegio di giudici presieduto da Gianfranca Claudia Infantino, il pastore Vincenzo Curto, ferito con tre colpi di arma da fuoco la sera del 26 giugno 2016. Sul banco degli imputati siede Gianluca Scaccia, 34 anni, che, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco all’indirizzo di Curto per la relazione che quest’ultimo avrebbe intrapreso in seguito con la sua ex compagna.
Dopo aver disertato l’invito a comparire più volte ieri Curto si è presentato in aula raccontando di aver cambiato vita e di essersi trasferito in Germania proprio per dimenticare quanto accaduto. E, tra lo stupore in aula per le dichiarazioni rese, Curto compie una clamorosa retromarcia non riconoscendo chi – secondo l’impianto accusatorio – avrebbe tentato di ucciderlo due estati fa.
“Curto ha dichiarato: “Non ricordo di aver fatto quelle dichiarazioni, dopo quell’episodio ho le crisi di ansia e non riesco a dormire. Sono andato in Germania per allontanarmi e non ho mai saputo più nulla di questa storia.
Il processo riprenderà il prossimo 9 settembre.