Caro carburanti, autotrasportatori a Campobello di Licata: “Ecco i nostri disagi”
Gli autotrasportatori manifestano fermando i tir lungo la Ss123
Sit-in di protesta degli autotrasportatori lungo la Ss123 Campobello di Licata contro il caro carburante; autotrasportatori che, non hanno bloccato le strade, anzi hanno manifestato pacificamente, hanno attraversato la Ss 640 fino alla rotonda Giunone, e poi una delegazione si è recata in Prefettura per consegnare un documento al Prefetto Cocciufa.
“Siamo qui per rappresentare il disagio della categoria molto avvertito e che parte dal basso. C’è una mancanza di rappresentanza da parte delle associazioni di categoria ma anche a livello politico-istituzionale.” Lo afferma Salvatore Puleri, direttore della cooperativa “Logistic&Groupage”.
“Il nostro è un fermo tecnico, un presidio permanente fino a quando qualcuno non ci dirà come risolvere il problema. Il caro gasolio, impennato a quasi due euro al litro; i disagi infrastrutturali e le strade colabrodo; i tempi di consegna della grande distribuzioni. Questo è un documento di sintesi che porteremo al Prefetto di Agrigento affinché possa coinvolgere le altre Prefetture siciliane. E’ un malessere generale e non c’è bisogno di fare una protesta serrata sulle strade perché non servirebbe a nulla, continua Puleri. La nostra è una manifestazione che lo scopo di farci vedere e sentire ma non vogliamo creare disagi ad altri. Se non risolviamo il problema è ovvio che si va ad oltranza perché i trasportatori in questo momento non possono sopperire ai costi sulle strade su committenza, mercati ortofrutticoli e tutto quello che è la filiera della logistica. Abbiamo invitato le organizzazioni dei produttori che rappresentano l’economia vitale del territorio. Con i produttori vogliamo ragionare e non cerchiamo lo scontro perché anche loro sono in difficoltà. E’ ovvio che le Istituzioni devono intervenire al fine di trovare un accordo. Ci affidiamo al Prefetto che è l’unica istituzione che ci rappresenta, ” ha concluso.