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Emergenza migranti a Porto Empedocle, il sindaco Martello: “situazione insostenibile”

Alcuni migranti si sono allontanati dall'area di pre-identificazione in cerca di mangiare e subito dopo sono stati rintracciati dalla Polizia

Pubblicato 8 mesi fa

Non solo Lampedusa. E’ emergenza migranti anche a Porto Empedocle. Sono oltre duemila persone presenti nell’area di pre-identificazione che sono in attesa di essere trasferiti in altre strutture. Questo pomeriggio molti di loro hanno scavalcato la recinzione e sono andati in giro per la città in cerca di mangiare e anche di un pò di fresco.

Non è possibile questa situazione. Questa struttura è inadeguata, non possono vivere cosi i migranti, sotto il sole, senza mangiare e senza acqua”, cosi il primo cittadino Calogero Martello recatosi sul posto per vedere da vicino quello che sta succedendo nell’area adibita a hotspot. “Il Prefetto ci ha assicurato che stasera e domani non arriveranno altri migranti per permettere che il centro venga svuotato. E’ chiaro che Porto Empedocle è lo specchio di Lampedusa, e domani ci attiveremo per chiamare il Governo nazionale. Si svuota Lampedusa e si riempie Porto Empedocle in un’area con poco spazio, anche qui il loro passaggio deve essere immediato”, ha concluso il sindaco Martello.

Alcuni migranti sono stati rintracciati dalla Polizia e riaccompagnati all’interno del centro; sul posto da Lampedusa, dopo aver incontrato questa mattina la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, sono giunti il prefetto Filippo Romano, il questore Ricifari, il colonnello De Tullio per cercare di calmare gli animi e anche molti volontari per distribuire cibo.

“Stiamo lavorando, purtroppo non ci sono pullman disponibili ed è per questo che la macchina dei trasferimenti da Porto Empedocle va un pò a rilento. Ho chiesto una nave militare per trasferire circa 600/700 migranti in altre strutture e iniziare a svuotare questa area in attesa che vengono completati i lavori dell’hotspot”, ha detto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano.

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