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Fuga di notizie, assolti colonnello Stingo e due ufficiali

La formula dell’assoluzione è “perchè il fatto non sussiste”

Pubblicato 11 mesi fa

Il gup del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha disposto l’assoluzione nei confronti del comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Vittorio Stingo, del capitano Augusto Petrocchi, comandante della Compagnia di Licata, e del luogotenente Carmelo Caccetta, già comandante del Nucleo Operativo della stessa Compagnia. La formula dell’assoluzione è “perchè il fatto non sussiste”. I tre carabinieri erano accusati di rivelazione di segreto di ufficio in relazione all’arresto del maresciallo Antonuccio. Il solo colonnello Stingo, invece, era anche accusato del reato di calunnia nei confronti di un collega in servizio al Ros di Palermo. 

La procura di Agrigento aveva chiesto la condanna per i tre ufficiali: un anno e sei mesi di condanna per Stingo, otto mesi per Petrocchi e due mesi e venti giorni per Caccetta. La vicenda riguarda una presunta fuga di notizie sulla vicenda che ha portato all’arresto del maresciallo Gianfranco Antonuccio. Secondo la procura di Agrigento il colonnello Stingo, che era lecitamente al corrente dell’inchiesta in corso, avrebbe rivelato la circostanza al capitano che a sua volta avrebbe poi avvisato anche il luogotenente. 

Il Colonnello Stingo non ha commentato ma i sorrisi e la gioia dei circa mille carabinieri della provincia sono significativi. Espressioni di vicinanza e di soddisfazione sono giunte al colonnello Stingo da tutte le istituzioni e dalla cittadinanza attiva. L’Arma continuerà ad affrontare a testa alta il crimine, avendo dimostrato nei secoli di essere in grado di sapersi autoregolare e disciplinarsi. Il colonnello Stingo e i due ufficiali sono stati difesi dagli avvocati Salvatore Pennica, Santo Lucia e Daniela Posante. 

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