Girgenti Acque, finisce l’era della gestione dei commissari straordinari
Il Prefetto ha disposto la revoca dell'incarico al commissario Venuti (Dell'Aira si era già dimesso)
Il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, ha disposto la revoca della gestione straordinaria delle società colpite da interdittiva antimafia – Girgenti Acque e Hydortecne – con conseguente cessazione dell’incarico del commissario straordinario Gervasio Venuti (Giuseppe Dell’Aira si era dimesso nelle scorse settimane) che era stato nominato dall’allora Prefetto Dario Caputo nel novembre 2018. Il provvedimento, considerata la necessità di garantire la prosecuzione senza soluzione di continuità della fornitura del servizio idrico, sarà efficace a partire dal prossimo 2 agosto affinché i competenti organi fallimentari possano adottare le iniziative di competenza anche in accordo con l’Ati. Con lo stesso provvedimento restano fermi gli effetti delle informative antimafia di natura interdittiva nei confronti sia di Girgenti Acque che di Hydortecne
Si chiude, dunque, un altro capitolo della vicenda Girgenti Acque con la fine della gestione straordinaria della società. Nel novembre 2018, in seguito all’interdittiva antimafia, la Prefettura di Agrigento aveva provveduto a nominare Gervasio Venuti e Giuseppe Dell’Aira commissari straordinari con il ruolo di gestire l’azienda. Questa mattina, intanto, è nata AICA, azienda idrica dei comuni agrigentini”, l’azienda consortile rileverà la gestione del servizio idrico nella provincia di Agrigento. A guidarla sarà il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, e il suo vice sarà il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara. 33 i comuni che hanno aderito su un totale di 43 della provincia. Restano al momento fuori i comuni montani che probabilmente avranno una gestione autonoma. Il personale proveniente della gestione commisariale di Girgenti Acque e Hydortecne verrà tutto ricollocato per impegno dei Sindaci che compongono l’assemblea della nuova “AICA”.
Lo scorso 4 giugno – prima del terremoto giudiziario che colpisse gli ex vertici della società con il fermo di otto persone – la quarta sezione civile e fallimentare del Tribunale di Palermo, presieduta dal giudice Giovanni D’Antoni, ha dichiarato il fallimento di Girgenti Acque spa e di Hydortecne srl. Contestualmente sono stati nominati il giudice delegato Vittoria Rubino e i curatori fallimentari Giovanni Battista Coa, Filippo Lo Franco e Vittorio Viviani. Questi ultimi si occupano della ricostruzione dell’attivo e del passivo fallimentare. La circostanza è una normale conseguenza della risoluzione della convenzione di gestione tra Ati e Girgenti Acque, quest’ultima nel frattempo gestita dai commissari nominati dalla Prefettura. L’Ati, con una nota del dicembre 2020, ha comunicato di non voler procedere al trasferimento del ramo d’azienda dell’ex gestore e che dunque non prevede di ricorrere ad alcuna forma di “cessione” del rapporto ma ad un nuovo affidamento che, per l’indisponibilità dell’unico soggetto interlocutore, rende impossibile qualsiasi ipotesi di riequilibrio economico dell’impresa.