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Inchiesta “Hybris”, al Gip risponde solo Luca Giacomo Marino: “Sono innocente”

Gli altri indagati, difesi dall’avvocato Giuseppe Vinciguerra,  si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Pubblicato 1 anno fa

Prima tranche di interrogatori stamani alle ore 10,30 svoltasi nel carcere “Pagliarelli” di Palermo, davanti al Gip del Tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, per gli indagati Francesco Cavaleri, Marco Cavaleri, Lillo Serravalle, Angelo La Cognata, Concetta Marino, Marco Marino, Luca Giacomo Marino, Michele Palma, Ferdinando Roberto Serravalle, tutti raggiunti da misura cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Palermo e sviluppata dalla Squadra mobile di Agrigento, agli ordini del vice questore Giovanni Minardi, denominata Hybris che l’altro ieri ha portato in galera 25 persone.

Tutti gli indagati, difesi dall’avvocato Giuseppe Vinciguerra,  si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del Gip, presente il pubblico ministero Francesca Dessì della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, tranne Luca Giacomo Marino il quale ha contestato con energia le accuse rivoltegli dichiarandosi assolutamente estraneo ai fatti contestati.

In particolare, Marino, finito in gattabuia a seguito di una intercettazione captata su un’auto sulla quale stava viaggiando, non ha riconosciuto la sua voce nella registrazione che lo riguardava ed ha persino negato con forza di essere mai salito a bordo dell’auto intercettata.

Al termine dell’interrogatorio, il legale di fiducia dell’indagato, ha presentato istanza di scarcerazione. Il Gip, dopo aver chiesto il parere del pubblico ministero, si è riservato e deciderà nei prossimi giorni.

Domani seconda tranche di interrogatori per gli indagati restanti, tra cui il personaggio chiave dell’inchiesta: Michele Cavaleri, re del “Bronx” di Licata.

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