Agrigento

“Kerkent”, processo ordinario: depone il capo della Dia Cilona

Al via l’escussione dei primi testimoni nell’ambito del processo, che si celebra davanti la prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta dal giudice Alfonso Malato, scaturito dalla maxi inchiesta “Kerkent”. Nello stralcio abbreviato sono imputate 28 persone mentre in quell’ordinario 7. Questa mattina ha deposto in aula il vicequestore Roberto Cilona, capo della Dia […]

Pubblicato 5 anni fa

Al via l’escussione dei primi testimoni nell’ambito del processo, che si celebra davanti la prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta dal giudice Alfonso Malato, scaturito dalla maxi inchiesta “Kerkent”. Nello stralcio abbreviato sono imputate 28 persone mentre in quell’ordinario 7. Questa mattina ha deposto in aula il vicequestore Roberto Cilona, capo della Dia agrigentina che ha condotto le indagini: “Sono iniziate con l’ultima scarcerazione di Antonio Massimino nell’ambito dell’inchiesta “San Calogero” e abbiamo iniziato a monitorarlo.”

Il blitz Kerkent scatta all’alba del 4 marzo 2019 quando gli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento, agli ordini del vicequestore Roberto Cilona, arrestano trentadue persone al termine di un’attività di indagine cominciata all’indomani della scarcerazione del boss Antonio Massimino, figura principale dell’inchiesta (recentemente condannato a sette anni e quattro mesi per armi), che avrebbe riorganizzato la famiglia mafiosa di Agrigento e creato contemporaneamente una “holding” dello spaccio facente a lui capo. Le accuse nei confronti delle trentadue persone (a vario titolo) sono associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (aggravata dal metodo mafioso),  detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio.

Sul banco degli imputati, in questo filone, siedono Pasquale Capraro, 28 anni; Angelo Cardella, 48 anni; Francesco Luparello, 46 anni; Saverio Matranga, 42 anni; Gabriele Miccichè, 29 anni; Calogero Trupia, 34 anni; Angelo Iacono Quarantino, 28 anni, di Porto Empedocle. L’accusa è rappresentata dal sostituto procuratore della Dda di Palermo Alessia Sinatra. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *