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La relazione del Cts a Musumeci: “Sicilia zona rossa per tre settimane”

Il Cts ha espresso il parere: Sicilia verso il lockdown?

Pubblicato 3 anni fa

Sarebbe già nelle mani della giunta – riunita in questo momento – la relazione del Cts sui provvedimenti da adottare in base all’alto numero di contagi raggiunto negli ultimi giorni in Sicilia. Fra le ipotesi del Comitato tecnico scientifico quella di un lockdown di almeno tre settimane per fronteggiare la situazione a rischio.

Sul tavolo anche la chiusura di tutte le scuole, con la didattica a distanza per le elementari fino al 18 gennaio e per medie e liceo fino a fine mese. Poco probabile che una decisione sia assunta entro stasera dato che per domani è fissata la riunione della task force regionale.

Secondo il Cts siciliano la fascia arancione non sarebbe in grado di proteggere abbastanza la popolazione dal virus. Il confronto, nel Comitato tecnico scientifico, si e’ aperto ieri pomeriggio ed e’ terminato qualche ora fa, presenti ieri anche gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza. Lipotesi di chiudere le scuole fino a fine mese allontana l’urgenza di somministrare i vaccini anche agli insegnanti e al personale scolastico.

Per la scuola primaria si ipotizza l’astensione dalle lezioni in presenza e il probabile ricorso alla dad, come avvenuto nel primo lockdown, ma su disposizione dei sindaci, d’accordo con le Asp provinciali. La scuola dell’infanzia dovrebbe continuare ad essere in presenza. Diversi comuni dell’Isola, negli ultimi giorni, sono stati dichiarati “zona rossa” per l’alto numero di contagi.

Siamo riuniti per esaminare in maniera responsabile la relazione del Cts che fotografa una realta’ preoccupante. E’ aumentato il numero die contagi negli ultimi giorni e il periodo delle festivita’ ha realizzato un calo di attenzione e le conseguenze si pagano adesso“. Lo dice in un messaggio su Facebook il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. “Stiamo valutando misure restrittive e lo faremo dopo una riflessione assai approfondita nella giornata di domani – aggiunge -. Ci confronteremo con Roma, dobbiamo assolutamente correre ai ripari perche’ e’ un peccato di fronte alla campagna di vaccini, che ci vede tra le prime regioni in Italia, registrare una impennata di contagi che rischia di mettere tutto in discussione. Serviranno provvedimenti necessari e adottati con fermezza. Abbiamo la necessita’ di farlo”.

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