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L’agguato al boss Leonardo Rizzuto, sospetti su ex fedelissimo del padre Vito

Ad organizzare il tentato omicidio di Leonardo Rizzuto sarebbe stato un ex fedelissimo del padre, don Vito

Pubblicato 2 anni fa

Vendette, rancori, vecchi amici e soci. Proseguono le indagini sul tentato omicidio del boss Leonardo Rizzuto, originario di Cattolica Eraclea, ferito a spalla e torace lo scorso marzo in un agguato a Montreal. L’ultimo figlio del padrino don Vito, della potente mafiosa agrigentina, è riuscito a salvarsi miracolosamente trovando rifugio in un parcheggio di un società di pompe funebri. La polizia canadese ha dato un’accelerata all’attività investigativa riuscendo a conseguire importanti risultati. Le forze dell’ordine negli ultimi giorni hanno arrestato due persone, sospettate di essere rispettivamente autista ed esecutore dell’agguato. Viaggiavano a bordo di due Porsche Macan. Un trentaduenne è stato rilasciato mentre il secondo indagato, un trentaquattrenne, è ancora in custodia. Ma secondo i media canadesi sarebbero soltanto delle pedine mosse da qualcuno di più influente.

A fine marzo (la notizia è trapelata in un secondo momento) è stato arrestato Francesco Del Balso, importante esponente della criminalità organizzata di Montreal. L’uomo è stato fermato all’aeroporto di Montreal dove era in partenza con un biglietto di sola andata verso l’Italia. Poco dopo è stato rilasciato ma gli sono stati sequestrati passaporto e cellulare e la sua abitazione è stata perquisita.  Del Balso, alias “Chit”, era un colonnello del boss Vito Rizzuto, padre di Leonardo. Uno dei suoi fedelissimi. Condannato a 15 anni di reclusione proprio in seguito ad una maxi operazione contro la famiglia mafiosa, Del Balso era tornato in libertà. Nel novembre scorso è scampato miracolosamente ad un agguato a colpi di arma da fuoco. A fine gennaio un altro attentato: ignoti sono riusciti ad entrare nella sua abitazione con l’intento di ucciderlo ma il bersaglio non c’era. In quell’occasione sono stati picchiati i suoi familiari.

Del Balso, in libertà vigilata, era stato accusato di una estorsione ad un prete. Per gli inquirenti i due falliti attentati all’ex membro del clan Rizzuto potrebbero essere alla base del tentato omicidio di Leonardo. Una faida, una vendetta. Fonti parlano di una taglia di 250 mila dollari sulla testa del figlio di Vito Rizzuto che proprio Del Balso avrebbe messo. Intanto mercoledì scorso le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato l’arma utilizzata nell’agguato a Leonardo Rizzuto. L’arma in questione verrà portata in laboratorio per le analisi balistiche. Una informazione, quella del luogo in cui è stata ritrovata la pistola, che lascerebbe pensare ad una collaborazione dall’interno. 

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