L’allarme dei commercianti agrigentini, in giro sempre più banconote da 20 euro false
A cadere nella truffa sono stati diversi commercianti agrigentini: dai proprietari di piccole botteghe a fruttivendoli o panifici
Sono diventati sempre più frequenti i casi di “raggiro” con le banconote da 20 euro false. Un taglio utilizzato per acquisti di piccola portata e che per questo, spesso, non viene controllato a dovere. A cadere nella truffa sono stati diversi commercianti agrigentini: dai proprietari di piccole botteghe a fruttivendoli o panifici. Attività che spesso sono sprovviste anche dei basilari strumenti per poter verificare la genuinità della banconota. È quanto riporta oggi il quotidiano La Sicilia.
I commercianti, alcune volte, subiscono il raggiro per ben due volte perchè non soltanto incassano il denaro falso ma danno anche il resto. Bankitalia ha rivelato che nel 2024 sono state ritirate dalla circolazione 554.000 banconote contraffatte, con tagli variabili, inclusi piccoli importi come i 5 euro. Bankitalia consiglia di prestare attenzione agli elementi di sicurezza delle banconote, come la consistenza al tatto, la finestra, la filigrana e il filo di sicurezza visibili in controluce. Inoltre, in caso di sospetto, è raccomandabile rivolgersi a una banca o a un ufficio postale per la verifica. Per evitare queste problematiche, comunque, è bene tenere in considerazione una serie di fattori: lo spessore della banconota, assenza della filigrana, tipologia di carta utilizzata, mancanza di elementi olografici.