L’Arma dei Carabinieri festeggia 207 anni (ft,vd)
Il colonnello Stingo ai cittadini: "Rivolgetevi alle Stazioni dell’Arma e segnalate i problemi"
Oggi si celebra il 207° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La manifestazione, tenuto conto della contingente situazione sanitaria nazionale, si è svolta nella sede del Comando Provinciale, con la partecipazione del Prefetto di Agrigento, Dott.ssa Maria Rita Cocciufa che, ricevuta dal Comandante Provinciale, Colonnello Vittorio Stingo, dopo l’alzabandiera hanno deposto una corona d’alloro nei pressi della targa dedicata al Maresciallo Guazzelli.
Alla fine della cerimonia la caserma Biagio Pistone sarà aperta al pubblico per le giornate Fai di Primavera.
Il messaggio del colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei Carabinieri Agrigento.
“Il nostro ossequioso saluto alle Autorità provinciali che quotidianamente ci sostengono e che rappresentano le Istituzioni sane della nostra comunità, dalla Chiesa, alla Prefettura, alla Magistratura, ai colleghi delle Forze di polizia e dell’Esercito , alla politica locale , agli amici della stampa, ai nostri Rappresentanti Militari e all’Associazione Nazionale Carabinieri. Saluto tutti i cittadini della provincia e coloro i quali non possono partecipare a questa cerimonia a causa della pandemia. I “Carabinieri della gente”. “ È proprio così! ” disse Papa Francesco in occasione dei nostri primi 200 anni.Ed oggi sono 2 0 7. Celebrare questa ricorrenza qui ad Agrigento mi provoca brividi, emozioni e orgoglio. Le nostre 5 Compagnie, 2 Tenenze, 43 Stazioni e gli organi investigativi costituiscono presidi e punti di riferimento. Rappresentano la partecipazione alla vita quotidiana della comunità agrigentina , cercando di essere vicini ai problemi della popolazione , specialmente delle persone più deboli e in difficoltà , cercando di dare forza e voce a chi non le ha mai avute, non le ha più o le ha perdute . Parliamo di mamme, di donne, di anziani e di giovani , di diversamente abili , di vittime di violenza e di soprusi, di persone schiacciate dall’usura, dalle estorsioni, dalla mafia. Donne e Uomini , Voi, che con umiltà e silenzio , elementi distintivi dell’Arma , vivono la loro “missione” tra la gente e per la gente. La nostra vocazione è il servizio. Il nostro servizio si esprime nella tutela degli esseri umani , nell’azione per la sicurezza, per la tutela della salute, dell’ambiente, del lavoro legale , del patrimonio culturale, per il rispetto delle regole della convivenza civile e per il bene comune , nella difesa dei diritti e dei dover i dei singoli al servizio dello Stato e a tutela dei cittadini, affinché tutti possano liberamente vivere . Nel nostro lavoro siamo sostenuti da una storia scritta da servitori dello Stato che hanno onorato la nostra Arma agrigentina con l’offerta di sé stessi. Questi, i nostri caduti, che ricordiamo col cuore, con la preghiera e il silenzio. Pensiamo a Dosio , Pini, Pistone, Di Dino, Cicero, Di Francisca, Palazzolo, Nastasi, Principato, Guazzelli, che hanno spontaneamente offerto la loro esistenza per la giustizia, la libertà e la democrazia . Nei secoli fedele dice il nostro motto . Nel solco di questa lunga tradizione, proseguiamo con serenità e generosità il servizio, testimoniando gli ideali che animano noi e le nostre famiglie, che sempre sono al nostro fianco e che ringrazio. La ricerca di ciò che si cela dietro la bellezza delle nostre uniformi non avrà mai fine. Sono valori antichi di ordine e desiderio di protezione , che ci hanno educato al bello, ad una struttura molto curata, articolata, disciplinata, dove la forma sposa sempre il contenuto e dove uniformi, alamari , fregi non sono vezzi o decorazioni , ma indicano con disciplina il ruolo e il valore assunto da chi li indossa nel proteggere e tutela re tutto ciò che di buono e di bello si trova nella nostra società , alla ricerca di giustizia e verità. L’Arma dei Carabinieri è quel pennacchio , è quella feluca rossa e blu che ricorda una storia di grandi e piccoli eroismi scevri da ogni tentazione di clamore e protagonismo . L a nostra è un’Istituzione che deve il suo prestigio alla forza della collettività , alla gente che ci ama, ma che si caratterizza soprattutto per una forte spinta all’individualità di ciascuno di noi che per strada , in provincia di Agrigento come altrove, rappresenta lo Stato. Ma sono soprattutto i numeri a dare un’idea precisa di ciò che facciamo. L’Arma è protagonista nel perseguire , da sola , in questa provincia , il 78 % dei reati , scoprendone il 68% grazie al qualificato contributo offerto dall’imponente macchina della sicurezza. 800 Carabinieri della linea territoriale , dei reparti speciali e dei rinforzi d e i reparti mobili che hanno garantito la sicurezza con pattuglie, vigilanze , attività specialistiche , ricevendo denunce, raccogliendo segnalazioni e fornendo soccorso ed assistenza. E i risultati fatti registrare sono stati senz’altro all’altezza delle aspettative. Si può fare ancora di più con l’aiuto dei cittadini. Oltre ai servizi preventivi non sono mancati gesti di solidarietà dei miei Carabinieri che, con grande generosità, hanno offerto sostegno alle persone in difficoltà, soprattutto a quelle anziane o sole nonché scortando i vaccini che ci consentiranno di uscire dal medioevo pandemico. L’appello ai nostri cittadini è quello di rivolgersi alle Stazioni dell’Arma ed al Numero Unico di Emergenza “112”, segnalando ogni esigenza, comunicando, dialogando, parlando, così da consentir ci di porre in essere misure tempestive e risolutive con il nostro intervento, perché noi possiamo aiutarvi . Grazie a tutti i Carabinieri, Grazie alle nostre Famiglie, Grazie ai nostri Cittadini. Vegli su di noi, sulle nostre famiglie e sul nostro servizio la Vergine Maria, Virgo Fidelis , nostra protettrice . Viva l’Italia, viva l’Arma dei Carabinieri.”
Encomio e targa Allotta
–L’encomio solenne di comando interregionale è stato concesso al Tenente Colonnello Luigi Di Santo, comandante di reparto operativo di comando provinciale in territorio caratterizzato dalla radicata presenza di criminalità organizzata, evidenziando elevatissima professionalità, non comune intuito investigativo ed esemplare abnegazione, coordinava, partecipandovi personalmente, prolungata e complessa indagine svolta unitamente a reparto speciale dell’Arma, nei confronti di agguerrita e pericolosa Locale di ‘ndrangheta, responsabile, tra l’altro, di associazione di tipo mafioso, estorsione e tentato omicidio. L’operazione si concludeva con l’esecuzione di 169 provvedimenti restrittivi e con il sequestro di beni e denaro per un valore complessivo di oltre 55 milioni di euro. A consegnare il riconoscimento il Prefetto Cocciufa;
-il secondo encomio semplice sono stati concessi agli addetti del nucleo operativo e radiomobile del capoluogo al Maresciallo Maggiore Nicola Moretto, al maresciallo Ordinario Luciano Mazzariello, all’appuntato scelto Giuseppe Gesmundo, all’appuntato scelto Diego Slim, al Carabiniere scelto Massimo Pedano, addetti di nucleo operativo e radiomobile e di stazione capoluogo in territorio ad alto indice di criminalità organizzata, evidenziando elevata professionalità, non comune senso del dovere e spiccato acume investigativo, partecipava a complessa indagine sviluppata congiuntamente a reparto speciale dell’Arma, che consentiva di disarticolare un sodalizio criminale dedito al capolarato. L’operazione si concludeva con l’arresto di otto persone responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’illecita intermediazione e sfruttamento del lavoro e violazione delle disposizioni contro l’immigrazione clandestina, nonchè con il sequestro di veicoli e denaro provento di tali attività. A consegnare il riconoscimento il sindaco di Agrigento Franco Miccichè.
–Targa Appuntato Allotta è attribuito al Luogotenente C.S. Giovanni Preite, addetto al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Agrigento con la seguente motivazione: “Si è adoperato senza risparmio, dimostrando straordinaria competenza, eccezionale spirito di sacrificio, pregevole attaccamento al servizio e alle Istituzioni del Paese”.