Primo giorno di Agrigento blindata: quei manichini nudi simbolo di una città nuda (foto)
L’Italia questa mattina si è svegliata con un nuovo decreto in vigore, varato nella serata di ieri dal Governo, con il chiaro intento di cercare di arginare la diffusione del Coronavirus. Le nuove misure di contenimento prevedono lo stop a tutti i negozi, bar, ristoranti e attività commerciali che non siano supermercati e farmacie. Restano […]
L’Italia questa mattina si è svegliata con un nuovo decreto in vigore, varato nella serata di ieri dal Governo, con il chiaro intento di cercare di arginare la diffusione del Coronavirus. Le nuove misure di contenimento prevedono lo stop a tutti i negozi, bar, ristoranti e attività commerciali che non siano supermercati e farmacie. Restano operativi meccanici, benzinai, tabaccai ed edicole. Si potrà uscire di casa soltanto per le ormai tre note ragioni: lavoro, salute e approvvigionamento alimentare. In ogni caso sarà sempre obbligatoria la certificazione, una specie di giustificazione con cui l’utente fornisce agli operatori delle forze dell’ordine che controllano le motivazioni che lo hanno “obbligato” ad uscire dal domicilio.
Anche ad Agrigento, così come per il resto d’Italia, quello di oggi è stato un risveglio diverso. Facendo un giro per la Città dei Templi la prima circostanza che salta all’occhio – rispetto a qualche settimana addietro – è la sempre più massiccia presenza di mascherine e guanti utilizzati dalle (poche) persone che escono per lavoro o per fare la spesa. Non si sono registrati, almeno per il momento, file e corse ai supermercati. Anzi, le uniche code che abbiamo notato davanti ai market rimasti aperti sono soltanto per (giustissima) precauzione: in molte attività si entra in ordine, in piccolissimi gruppi di persone e rispettando la distanza di sicurezza. Stesse scene anche davanti panifici, farmacie e negozi di ortofrutta dove abbiamo anche riscontrato una notevole presa di responsabilità con l’utilizzo di tutte le precauzioni a cui abbiamo fatto riferimento sopra.
Il centro della Città dei Templi è deserto: pochissime persone in giro a tal punto che si possono contare. Negozi chiusi, saracinesche abbassate e manichini delle attività di abbigliamento letteralmente “nudi”. Più “movimentata” (ma è quasi fisiologico) la zona commerciale nel quartiere di Villaggio Mosè e Fontanelle, quartieri in cui è massiccia la presenza di supermercati. Controlli da parte delle forze dell’ordine anche in mattinata: posti di blocco di polizia e carabinieri sia in centro che nei quartieri periferici. Anche la Polizia Locale a lavoro soprattutto per verificare il rispetto delle norme all’interno delle attività commerciali.
Una situazione che, in ogni caso, appare (a dir poco) strana. Una sensazione che molti stanno provando e con cui stanno cercando di convivere. La regola madre è sempre la stessa: restiamo a casa. Limitiamo al massimo gli spostamenti seguendo le tre regole principali.
Fotogallery di Diego Romeo e Giuseppe Castaldo