Sfruttamento del lavoro, madre e figlia scarcerate: accudiranno gli anziani in comunità
Madre e figlia, condannate rispettivamente a 7 anni e 10 mesi e 7 anni e 4 mesi, sono ritenute al vertice di un’associazione in grado di reclutare manovalanza da impiegare nei campi.
Lasciano il carcere dopo aver rimediato una condanna ad oltre sette anni di reclusione e vengono poste ai domiciliari in una comunità dove sconteranno la pena accudendo gli anziani. Lo ha stabilito il magistrato di Sorveglianza di Agrigento, Federico Romoli, nei confronti di Vera Cicakova e Veronica Cicakova, madre e figlia coinvolte nell’inchiesta denominata “Ponos”, l’operazione dei carabinieri che fece luce sul fenomeno del caporalato nell’agrigentino.
Madre e figlia, condannate rispettivamente a 7 anni e 10 mesi e 7 anni e 4 mesi, sono ritenute al vertice di un’associazione in grado di reclutare manovalanza da impiegare nei campi. Le due donne, difese entrambe dall’Avv. Sergio Baldacchino, dichiarate colpevoli anche di reati ostativi alla concessione di misure alternative alla detenzione in carcere, sono state poste ai domiciliari presso una comunità, dove sconteranno la residua pena dedicandosi ad attività in favore di anziani che necessitano di cure e di accudimento.