Caltanissetta

Truffa agli anziani con il metodo del sedicente Carabiniere, arresti due giovani

La donna dopo aver capito di essere stata truffata ha chiamato i Carabinieri

Pubblicato 1 ora fa

Nell’ambito delle iniziative avviate dall’Arma dei Carabinieri per fronteggiare il fenomeno delle truffe agli anziani, accanto all’attuazione di estese campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema, particolare impegno viene quotidianamente profuso anche nell’azione repressiva di contrasto, perseguita mediante lo sviluppo di modelli investigativi efficaci, frutto dello studio degli schemi criminali più ricorrenti e dell’impulso conferito dal costante raccordo info-operativo sul territorio.

Proprio in questo ambito, a esito delle indagini avviate dalla Stazione di Acquaviva Platani (CL) a seguito di una truffa perpetrata con il metodo del “sedicente Carabiniere” in danno di una 82enne del posto, sono scattate le manette per due giovani originari di Mascalucia (CT), di cui uno all’epoca dei fatti minore, nei  confronti dei quali sono state eseguite ordinanze di applicazione degli arresti domiciliari, emesse dal Tribunale di Caltanissetta  e dal Tribunale per i Minorenni su richiesta delle rispettive Procure della Repubblica.

In particolare, come ricostruito dai militari dell’Arma, l’anziana donna, secondo un modus operandi consolidato, riceveva una telefonata da un sedicente “carabiniere”, che la informava di un grave incidente provocato dal proprio figlio in relazione al quale avrebbe dovuto, a titolo di risarcimento e per evitare conseguenze ulteriori, consegnare a un collega a titolo di cauzione la somma di 8.000 €.

Spaventata per quanto accaduto al proprio congiunto, la donna si adoperava per raccogliere l’oro di famiglia, stimato in circa 4.000 €, e il contante presente in casa, pari a 5.000 €. 

In effetti, dopo pochi minuti, presso l’abitazione dell’anziana donna si presentava un giovane, che affermava di essere un “carabiniere”, a cui la vittima consegnava il denaro e i gioielli presenti in casa, per un valore complessivo dei 9.000 €.

Successivamente, i Carabinieri, chiamati dalla signora che aveva capito di essere stata raggirata,  raccolte le dichiarazioni accorate della vittima, avviavano immediatamente le indagini, verificando anzitutto la presenza in zona di sistemi di videosorveglianza, dalle cui registrazioni emergevano importanti elementi utili alla individuazione del veicolo –poi risultato preso a noleggio– a bordo del quale si erano allontanati gli indagati dopo la consumazione della truffa. Le Successive attività investigative conducevano alla identificazione dei due giovani. 

Il GIP del Tribunale di Caltanissetta e quello presso il Tribunale per i Minorenni, condividendo il quadro indiziario posto a fondamento delle richieste di misura cautelare formulate dalla Procura della Repubblica e dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni, emettevano ordinanze di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di entrambi gli indagati. 

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