Casteltermini, cala il sipario sulla Sagra del Tataratà
La festa di Santa Croce ogni anno ha richiamato migliaia di visitatori e turisti
Si è conclusa ieri la Sagra del Tataratà 2023 che come ogni anno ha richiamato a Casteltermini migliaia di visitatori e turisti nel nome di una festa popolare e religiosa che si tramanda negli anni.
La festa di Santa Croce, più comunemente conosciuta come “Sagra del Tataratà”, è una festa unica nel suo genere e, certamente, una delle più antiche manifestazioni folkloristiche siciliane che si inserisce nella festa religiosa della “Santa Croce”, in virtù di una tradizione secolare che trova le sue origini nell’esistenza di popolazioni arabe abitanti i casali di questo Comune al tempo in cui, nel 1629, il Principe Gian Vincenzo Maria Termini e Ferreri, con licentia populandi del Re Filippo II° di Spagna, fondò il Comune di Casteltermini.
Nella mattinata di ieri, durante la santa messa alla presenza del sindaco Gioacchino Nicastro e delle cariche istituzionali civili e militari, sono stati benedetti i Palii dei quattro Ceti. Nel pomeriggio, i Ceti: Celibi, Pecorai e Borgesi, hanno sfilato a cavallo per due volte per le vie del paese, preceduti dai propri Palii e Stendardi accompagnati dalle bande musicali, per poi recarsi poi in pellegrinaggio all’eremo di Santa Croce, per riportare la maestosa Croce lignea ritrovata, come vuole la tradizione, da alcuni contadini che aravano i campi.
Alla mezzanotte, tutti i Ceti, dopo il ritorno dall’eremo, e dopo avere effettuato l’ultimo giro delle vie del paese, si sono riuniti in Piazza Duomo per la solenne benedizione con una teca che custodisce una preziosa reliquia proveniente dalla Croce usata per la morte di Gesù.
Oggi raduno dei ceti nella Chiesetta di Santa Croce dove verrà celebrata una Santa Messa di ringraziamento al termine della quale i rappresentanti dei Ceti faranno rientro in paese per la consegna dei vessilli ai nuovi Comitati che il prossimo anno organizzeranno la festa.