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La mostra “I colori della pace” rende onore al “Tricolore” di Comitini

Quest’anno dopo Agrigento, Favara, Grotte, è toccato al Palazzo Bella Cera di Comitini ospitare la mostra internazionale

Pubblicato 4 mesi fa

Siamo in guerra cui sembra inutile sottrarsi nonostante il dettato della nostra Costituzione. Ma c’è chi pensa alla pace con mostre d’arte che vanno dalla Galleria civica di Monza a quella organizzata nel Parco della musica di Roma per finire con  “I colori della pace” che il Cepasa  di Agrigento organizza annualmente anche come prestigiosa appendice al Premio Telamone. Quest’anno dopo Agrigento, Favara, Grotte, è toccato al Palazzo Bella Cera di Comitini ospitare la mostra internazionale “I colori della pace”. Fare della ragione di vita la pace, vedere la realtà dalla prospettiva della pace: è questo il significato vero di tale evento al quale partecipa un folto gruppo di poeti che interpretano liriche contro la violenza sulle donne. L’evento, come dicevamo, è stato ospitato nel  più piccolo paese dell’Agrigentino, Comitini, ben noto come terra dello zolfo e che racchiude in sé una storia direttamente collegata al Risorgimento. Qui infatti sorge la “Petra di Calathansuderj “dove, (raccontano gli storici), il 3 luglio 1859 durante la Seconda guerra d’Indipendenza, un numero di patrioti antiborbonici sentita la notizia della vittoria di Palestro  dei  Franco-Piemontesi guidati da Vittorio Emanuele II sugli Austriaci avvenuta il 30 e 31 maggio, issarono il  primo Tricolore destinato a fare la storia dell’Unità d’Italia.

Oggi, i pittori e i poeti della pace, hanno potuto ammirare la miniatura di questa “Petra” conservata gelosamente in una teca del Palazzo-museo Bella Cera. I loro  nomi, in maggioranza sono habitué della mostra insieme ad altri poco conosciuti che si aggiungono annualmente alla partecipazione del significativo evento cui ha fatto gli onori di casa il vicesindaco di Comitini, Teresa de Lisi, il presidente della Pro loco di Grotte Filippo Vitello e poi i pittori  Gerlando Meli (definito da Vittorio Sgarbi “il pittore dei sogni”), Carmelina Guarneri, Gaetano Licata, Piero Fanara, Francesco Gurrieri, Antonio Crapanzano, Francesco Ferreri  con i poeti Giuseppina Mira, Tania Cutugno, Vera Di Francesco, Liliana Arrigo, Gero Miceli, Salvatore Indelicato, Stella Camillieri, Margherita Trupiano, Eva Di Betta, Antonietta Monreale, Vitello Crapanzano.

Foto di Diego Romeo

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