Agrigento

Agrigento, merce contraffatta al Viale e a San Leone, l’ass. Mani libere: “quando finirà tutto questo?”

“Lo svolgimento abusivo di un qualunque lavoro è sicuramente una concorrenza sleale nei confronti dei cittadini commercianti che pagano le tasse sul proprio reddito; non è un buon biglietto da visita per una “ Città turistica” come si considera Agrigento assistere alla mercanzia ed alla conseguente esposizione della merce in forma assolutamente indiscriminata ora sul Lungomare […]

Pubblicato 5 anni fa

“Lo svolgimento abusivo di un qualunque lavoro è sicuramente una concorrenza sleale nei confronti dei cittadini commercianti che pagano le tasse sul proprio reddito; non è un buon biglietto da visita per una “ Città turistica” come si considera Agrigento assistere alla mercanzia ed alla conseguente esposizione della merce in forma assolutamente indiscriminata ora sul Lungomare Falcone-Borsellino, ora a Porta di Ponte ed ancora al Viale Della Vittoria”, commenta In una nota l’associauzone Mani libere diretta da Giuseppe Di Rosa

“L’amministrazione comunale era arrivata ad autorizzare con proprio atto ufficiale  “un mercato etnico” che poi alla fine si era rivelato nei fatti un mercato di “merce contraffatta di dubbia provenienza ” presso l’area dell’ex eliporto di San Leone”, la stessa San Leone più che una località “turistica” sembra una “casbah” e nessuno fa nulla salvo poi perseguitare “il nulla”, ad Agrigento, il centro cittadino tra la Via Atenea, Porta di Ponte, i portici della OVS(a due passi dagli uffici di  Prefettura e Questura) ed il Viale della Vittoria sembrano  un “iper mercato del contraffatto” bello e buono senza che nessuno faccia nulla tranne sporadiche volte in cui qualcuno alza la voce ed evidenzia il problema, tra tutto questo gli unici che ad oggi sono stati fatti“sloggiare” sono degli “Italiani, Siciliani ed Agrigentini” che si sono“permesso” di cercare di sbarcare il lunario vendendo qualche “babbaluciu” certamente non di “dubbia provenienza” , qualche limone, o qualche panino. Ad Agrigento, conclude l’associazione Mani libere, insomma ABBIAMO UN SUK ITINERANTE che con la complicità degli amministratori produce lavoro per il malaffare e la mafia della merce contraffatta e che allo stesso tempo ruba lavoro alle nostre attività. QUANDO FINIRA’ TUTTO QUESTO NELLA PIU’ BELLA CITTA’ DEI MORTALI ?”

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