Cronaca

Mafia: figlio pentito Siino si uccide dopo lite con moglie. In casa aveva 104 armi

Il figlio del pentito Angelo Siino, Giuseppe, 47 anni, si è ucciso sabato scorso a San Michele delle Abbadesse, in provincia di Padova, località protetta dove si era trasferito con la famiglia dopo il pentimento del padre, definito il ministro del lavori pubblici di Cosa nostra per il suo radicamento nel mondo degli appalti. Il […]

Pubblicato 5 anni fa

Il
figlio del pentito Angelo Siino, Giuseppe, 47 anni, si è ucciso sabato scorso a
San Michele delle Abbadesse, in provincia di Padova, località protetta dove si
era trasferito con la famiglia dopo il pentimento del padre, definito il
ministro del lavori pubblici di Cosa nostra per il suo radicamento nel mondo degli
appalti.

Il suicidio è avvenuto dopo l’ennesima lite con la moglie. La donna, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, da anni subiva violenze da parte del marito e ieri avrebbe deciso di denunciarlo: ha preso con sè il figlioletto e ha bussato ai vicini di casa chiedendo loro di chiamare i carabinieri. Quando il vicino è entrato a casa Siino per convincere l’uomo a desistere dalle violenze, l’ha trovato a terra, morto. Impugnava la pistola, regolarmente detenuta dalla moglie, con la quale si era sparato alla testa. La dinamica dell’accaduto era talmente chiara che il pm ha ritenuto che non era necessario inviare il medico legale sul luogo.

Siino
custodiva in casa 104 armi, tutte intestate alla moglie.

Pare che
il 47enne  il giorno prima della tragedia
avesse scoperto che la moglie aveva avuto una relazione extraconiugale. La
situazione era diventata tesa al punto che la donna aveva chiesto alla suocera
di prendere un aereo e raggiungerli per passare la notte con lei e i bambini,
temendo una reazione violenta del marito. La donna era arrivata. Il giorno
dopo, sabato, l’uomo ha atteso che sua madre si distraesse con i piccoli per
picchiare selvaggiamente la moglie  che
si trovava nella doccia, fratturandole il naso contro il lavandino. È stato in
quel momento che la donna ha preso il figlio più piccolo di 4 anni ed è
scappata fuori chiedendo aiuto ai vicini e l’intervento dei Carabinieri. Pochi
attimi dopo il marito ha preso una delle pistole custodite in casa e si è
sparato. I militari giunti sul posto hanno perlustrato le stanze scoprendo l’arsenale.
Sul possesso di quelle armi si stanno compiendo ora delle indagini.

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