Si ribalta trattore, 37enne muore schiacciato dal mezzo
La salma, su disposizione del magistrato di turno, è stata portata alla camera mortuaria di Messina
Un 37enne, Biagio Rizzo, è morto schiacciato da un piccolo trattore che guidava per effettuare dei lavori di pulitura di un terreno privato nelle campagne di Patti, nel messinese. L’incidente si è verificato questa mattina in contrada Garbo. Secondo una prima ricostruzione, a causa di un dislivello del terreno, il piccolo trattore si sarebbe ribaltato schiacciando il 37enne.
Sono scattati i soccorsi ma, quando è stato estratto, per l’uomo non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti I carabinieri della Compagnia di Patti che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente.
La salma, su disposizione del magistrato di turno, è stata portata alla camera mortuaria di Messina.
Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, esprime vicinanza alla famiglia della vittima e rilancia l’allarme sulla necessità urgente di avviare la revisione obbligatoria dei mezzi agricoli, prevista per legge ma mai attuata.
“Un’altra giovane vita spezzata – dichiara il presidente Andrea Borio –. Non è più tollerabile assistere a tragedie che si ripetono ogni settimana. Ogni giorno che passa senza revisione è un giorno in cui si rischia la vita nei campi. Trattori non controllati, senza rollbar, cinture o freni efficienti, possono trasformarsi in trappole mortali. Ed è esattamente quello che continua ad accadere, da Nord a Sud”.
Secondo i dati INAIL, ogni anno in Italia si contano oltre 100 decessi legati all’uso dei mezzi agricoli, con il ribaltamento come principale causa. Federacma ribadisce che la sicurezza nei campi dipende anche dalla manutenzione regolare, oggi assente in assenza di un sistema di revisione operativo.
“La revisione dei mezzi agricoli è obbligatoria per legge dal 2015 – prosegue Borio – ma dopo dieci anni manca ancora il decreto attuativo. Non esistono officine accreditate, non ci sono procedure in vigore. E intanto contiamo una vittima ogni due o tre giorni”.
Federacma chiede con urgenza al Governo di sbloccare l’iter del decreto attuativo e si dice pronta a collaborare con la propria rete di rivenditori, officine e tecnici qualificati per avviare subito controlli capillari ed efficaci.
“La sicurezza non può essere lasciata al caso – conclude Borio –. Lo Stato ha il dovere di intervenire. Ogni ritardo si misura in vite umane spezzate, famiglie distrutte, comunità colpite”.