Cultura

A Racalmuto la mostra “Come Pietre nel Paesaggio” dello scultore Agnello

Nelle sale del Castello Chiaramontano di Racalmuto sono esposte le opere “Come Pietre nel Paesaggio” dello scultore Giuseppe Agnello, a cura di Alessandro Pinto, fruibile al pubblico fino a Settembre 2021. La mostra “Come Pietre nel Paesaggio”, in una scenografia emozionale e sensoriale, parla degli uomini e del mondo che abitano, del paesaggio come categoria esistenziale, in cui […]

Pubblicato 4 anni fa

Nelle sale del Castello Chiaramontano di Racalmuto sono esposte le opere “Come Pietre nel Paesaggio” dello scultore Giuseppe Agnello, a cura di Alessandro Pinto, fruibile al pubblico fino a Settembre 2021.

La mostra “Come Pietre nel Paesaggio”, in una scenografia emozionale e sensoriale, parla degli uomini e del mondo che abitano, del paesaggio come categoria esistenziale, in cui Giuseppe Agnello decodifica il mondo, fuori e dentro di noi, in un alternarsi materico-espressivo e catartico. Nelle opere più recenti l’artista si è concentrato sui materiali presenti nel paesaggio naturale delle vallate gessose e saline del suo territorio d’origine realizzando busti, gruppi scultorei e veri e propri frammenti di paesaggio presentati nella mostra attraverso ampie installazioni, in un dialogo serrato con gli spazi del castello chiaramontano. Agnello plasma l’alabastro, il gesso e il sale per avvicinare lo spettatore a un paesaggio primordiale sospeso ed etereo.

“Il mio interesse è stato rivolto ad indagare i singoli elementi naturali che formano il nostro paesaggio, in particolare alcuni elementi che trovo interessanti anche dal punto di vista materico/espressivo. Sono elementi che ho sempre osservato, sin dalla mia infanzia, e ne conosco le forme e le superfici. È una mostra sul paesaggio che ci ospita e che ci avvolge, in cui ci specchiamo e riconosciamo anche da un punto di vista identitario,“dichiara lo scultore Agnello.

La mostra è organizzata dal Comune di Racalmuto e si fregia del patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e della Fondazione Sciascia.

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