Cultura

Le ballate delle “disturbanti” di Margherita Ingoglia alla rassegna letteraria a Santa Margherita del Belìce

Sabato 24 Giugno alle ore 18 presso il teatro Sant’Alessandro del Palazzo Filangeri di Cutò

Pubblicato 11 mesi fa

Sabato 24 Giugno alle ore 18 presso il teatro Sant’Alessandro del Palazzo Filangeri di Cutò di Santa Margherita Belice è in programma il secondo appuntamento della Rassegna letteraria “Il libro è l’incanto” a Santa Margherita del Belìce”.

Il cartellone prevede la presentazione deil libro “La Malagrazia – Ballate (delle) disturbanti” di Margherita Ingoglia (A&B editrice). L’autrice converserà con Margò Cacioppo, Daniela Bonavia e Alessandra Melillo. Le letture teatralizzate saranno a cura dei componenti del gruppo di lettura della biblioteca “Elsa Morante” di Santa Margherita del Belìce e dell’Associazione “Voli pindarici” di Menfi.

Margherita Ingoglia è alla sua terza raccolta poetica, insegna nelle scuole primarie superiori ed è giornalista pubblicista. Si occupa da anni di letteratura e le sue poesie sono presenti in numerose antologie letterarie. 

La Rassegna “Il libro è l’incanto” a Santa Margherita del Belìce” è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune belicino. “Il lavoro della brava Margherita – commenta l’Assessore Tanino Bonifacio – è una bella raccolta di Ballate e Poesie che ripercorrono la storia delle donne nella nostra società, con le loro immense virtù ed i loro vizi. Sarà coinvolgente ascoltarla e immergersi in un percorso costruito con cura, magia e conoscenza”. 

Il cartellone della prima edizione della Rassegna è stato inaugurato con Dacia Maraini. Nelle prossime settimane è prevista la presenza di noti autori  della letteratura italiana e giovani scrittori e poeti. Arriveranno a Santa Margherita Pietro Grasso,  Franco Arminio, Gabriella Vicari, Catena Fiorello Galeano, Clelia Lombardo. 

Tutti gli appuntamenti letterari, con ingresso libero, hanno come splendida cornice il suggestivo Teatro Sant’Alessandro e il terzo cortile di Palazzo Filangeri di Cutò,  luoghi cari a Giuseppe Tomasi di Lampedusa e fonte di ispirazione per le sue opere letterarie come “Il Gattopardo”.

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