Riflessi Culturali, ultimo appuntamento al Palacongressi con “L’Ebreo”
L’opera di Gianni Clementi sarà portata in scena da Nancy Brilli, Fabio Bussotti e Claudio Mazzenga
Si avvia a conclusione la rassegna teatrale “Riflessi culturali”. Il prossimo 10 aprile sul palco del Palacongressi è attesa la commedia “L’Ebreo” di Gianni Clementi, con Nancy Brilli, Fabio Bussotti e Claudio Mazzenga, che chiuderà una stagione di grandi risultati, con numerosi “tutto esaurito” per gli spettacoli scelti dal direttore artistico Gaetano Aronica.
La storia si svolge nel 1956 a Roma e vede in scena soltanto tre personaggi: Marcello Consalvi, la moglie Immacolata e l’idraulico Tito. Una quarta presenza, questa invisibile, è quella dell’ “Ebreo”, l’anziano proprietario di un fiorente negozio di stoffe che gli venne intestato dal legittimo titolare nel corso dei rastrellamenti nazisti e grazie a cui i coniugi hanno conosciuto una vita agiata.
Una condizione che, dopo 13 anni, viene minacciata dal ritorno dell’anziano, che bussa alla porta di quella che fu la sua abitazione. I due decidono di non aprire: devono pensare a una soluzione per non perdere tutto e non tornare all’ormai dimenticata vita di stenti e privazioni, fino ad un gesto estremo che li condurrà in un vortice di follia.
Clementi, con la sua maestria nel mescolare comicità e dramma, dipinge un affresco umano vivido e attuale, esplorando temi universali come l’avidità, la lealtà, la giustizia e il labile confine tra il bene e il male. Attraverso dialoghi brillanti e situazioni al limite del grottesco, “L’Ebreo” interroga il pubblico sulle bassezze e le nobiltà dell’animo umano di fronte a circostanze straordinarie, muovendosi in uno spettro ampio che va dalla commedia alla tragedia.
“Si tratta di un’opera che sono sicuro il nostro pubblico potrà apprezzare appieno – dice Aronica -. E’ stata una stagione senza dubbio esaltante grazie alla quale abbiamo potuto anche sperimentale offerte nuove per il territorio, e i risultati in termini di presenze ci hanno premiato. Invitando tutti ad assistere a “L’Ebreo” voglio ringraziare gli spettatori ma anche il direttore del Parco archeologico Roberto Sciarratta per aver voluto investire in questo progetto e di aver creduto nella possibilità di garantire questa ulteriore offerta artistica alla città”.