“Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello tradotto in Esperanto: un nobel senza confini
Sabato prossimo, al polo culturale "Le Fabbriche" di Agrigento, sarà presentata la traduzione del celebre romanzo, realizzata dal professor Carlo Minnaja
“Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello è stato tradotto in esperanto, nel novantesimo anniversario del Nobel conferito allo scrittore agrigentino. Sabato prossimo, al polo culturale “Le Fabbriche” della Fondazione Orestiadi, ad Agrigento, sarà presentata la traduzione del celebre romanzo, realizzata dal professor Carlo Minnaja.
La traduzione, dicono gli organizzatori, “non è solo un omaggio alla lingua universale, ma anche un modo per esaltare il carattere universale delle opere di Pirandello. L’Esperanto, infatti, è stato creato per abbattere le barriere linguistiche, per veicolare il pensiero di un autore che ha sempre riflettuto sulle contraddizioni dell’identità umana”. L’appuntamento di sabato è organizzato in vista di Agrigento sarà Capitale italiana della cultura 2025.
La giornata inizierà la mattina con un incontro presso al liceo classico e musicale Empedocle di Agrigento, dove la Federazione esperantista italiana (Fei) dialogherà con gli studenti. Nel pomeriggio la presentazione del volume vedrà gli interventi di Beniamino Biondi, direttore di Le Fabbriche; Calogero Montalbano, coordinatore esperantista di Agrigento; Enzo Randazzo, scrittore e docente; Laura Brazzabeni, presidente della Federazione esperantista italiana Aps e di Carlo Minnaja.