Cultura

Valle dei Templi, la nuova vita di Casa Diodoros: polo gastronomico del territorio

Uno spazio che si apre al pubblico e si candida a polo gastronomico del territorio

Pubblicato 5 mesi fa

Casa Barbadoro si veste a festa e apre al pubblico, diventando un hub gastronomico dove ogni sera si potrà gustare la cucina del territorio. Nasce Casa Diodoros esperienza condivisa non più soltanto per i visitatori della Valle dei Templi, ma uno spazio per l’enogastronomia fruibile al pubblico che potrà gustare i famosi prodotti del paniere Diodoros – nati e cresciuti nella Valle – che saranno la base di ricette affascinanti anche come narrazione del territorio. Il menu cambierà ogni settimana e tornare più volte a Casa Diodoros sarà una vera esperienza, la prima di questo genere in un sito archeologico.

Casa Diodoros è quel posto incantato dove raccontiamo il progetto di recupero e valorizzazione della Valle dei Templi. Vogliamo che questo racconto affascinante e meraviglioso raggiunga molte persone – spiega Roberto Sciarrata, direttore del Parco archeologico – Tutti devono avere la possibilità di immergersi in questo percorso multisensoriale e vivere l’esperienza della nuova Casa Diodoros al di fuori della visita alla Valle dei Templi per conoscere il Paesaggio ritrovato. Un immobile che con tutto il suo splendore si apre alla città per accogliere tutti e regalare loro delle serate uniche ed indimenticabili, in uno dei luoghi più belli del mondo”.

Il cuore del nuovo hub gastronomico sarà il forno a legna:  tra i tavoli del nuovo spazio – circa 40 i coperti previsti – si sprigionerà il profumo del pani cunzatu, delle focacce e del famoso e morbido cuddriruni, da gustare ancora caldo, ma gran parte dei piatti saranno cucinati proprio alla maniera antica, vicino alla brace. Ma tutto il pasto sarà una vera esperienza, immersa in quella cultura antica che nasceva dalla terra, esattamente come è questa casa rurale rinata sotto la nuova egida del Parco.

Ecco il primo menù Diodoros (ma cambierà ogni fine settimana, seguendo le  stagioni): si inizierà con una degustazione di Cuddriruni di Maiorca, pani cunzatu di Perciasacchi, muffoletta dell’Immacolata, focacce con ricotta e alici o con cipollata e capuliato di pomodoro. Un primo leggero e saporitissimo, profumato dalle erbe che finiranno nella zuppa di legumi; il capocollo agli aromi con patate entrerà nel forno e cuocerà piano sulla brace, servito poi con le selvagge e amarognole zarche assassunate (biete condite), con un filo di olio Diodoros. Si chiude con le arance (degli aranceti della Valle) condite con pistacchio Diodoros e un dolce antichissimo, il pane fritto con il miele, anch’esso nato dalle api della Valle.

Diodoros è ormai diventato un “case study” nelle Università: un paniere di prodotti a km0, nato e cresciuto nella Valle dei Templi,  che si va arricchendo ogni giorno di più: naturale che abbia trovato una dimora, non soltanto per mostrare i prodotti, ma anche e soprattutto per renderli protagonisti Le degustazioni continueranno tutti i giorni (dalle 11 alle 16), ogni giovedì, venerdì e sabato, dalle 19 alle 22 si potrà partecipare ad una vera esperienza guidata da chi coltiva e cucina ogni giorno i prodotti. Che stanno crescendo, visto che il paniere si arricchisce della carruba declinata nelle sue più diverse forme (farina, caramelle); che è pronta anche la pasta di grani antichi (rigatoni e calamarata); che i giardinieri del Parco hanno allestito un nuovo orto e messo a dimora i legumi antichi siciliani; e che è stato siglato un accordo con il forno Terra Dunci di Rosario Tendolino di Aragona, che produrrà il pane con le farine Perciasacchi e Maiorca di Diodoros. Ma è pronto anche il formaggio di capra girgentana e si arricchisce di giorno in giorno la cantina. 

Il PRIMO MENU DI CASA DIODOROS: Cuddriruni di Maiorca, Pani cunzatu di Perciasacchi, Muffolette dell’Immacolata, Focacce con ricotta e alici,Focacce con cipollata e capuliato di pomodoro,Zuppa di legumi, Capocollo agli aromi con patate ,Zarche assassunate (biete condite), Arance condite con pistacchio,  Pane fritto con il miele.

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