Favara

Droga a Favara, inchiesta Casuzza: tre condanne 

L'inchiesta che ha fatto luce su un traffico di droga tra Favara e Canicattì

Pubblicato 1 anno fa

Tre condanne, due patteggiamenti, due rinvii a giudizio e diverse posizioni che dovranno essere vagliate da un nuovo giudice. Il gup del tribunale di Agrigento Francesco Provenzano ha disposto condanne per tre dei quindici imputati coinvolti nell’inchiesta Casuzza, una indagine della squadra mobile di Agrigento che ha fatto luce su un traffico di droga tra Favara e Canicattì. Le pene inflitte vanno da un anno e quattro mesi a tre anni e otto mesi. Due imputati hanno scelto di patteggiare.

Altri due imputati, che non avevano scelto il rito abbreviato, sono stati rinviati a giudizio. Per loro il processo inizierà il prossimo 21 settembre davanti il giudice Fulvia Veneziano. Due, invece, i patteggiamenti richiesti da altrettanti imputati. Le posizioni di altri otto imputati saranno vagliate da un nuovo gup. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Cusumano, Barba, Giardina, Vella, Raguccia, Vetro, Augello, Virgone, Balsamo, Baldacchino.

L’indagine nasce agli inizi del 2019 con il ritrovamento di un telefono cellulare che da lì a poco si è rivelato un prezioso spunto investigativo per gli inquirenti: nomi, cifre, appuntamenti. La base utilizzata per smerciare la droga era una “casuzza”, così come descritta dagli indagati, presa in affitto. Documentati 72 episodi di cessione di sostanza stupefacente perfino nei pressi di una caserma che, come prevede la legge in materia, ha anche fatto scattare l’aggravante contestata oggi.

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