Giudiziaria

“Foto intime e ricatti a ragazzina”, postino di Favara condannato a 9 anni di carcere

Ex impiegato delle Poste di Favara condannato a 9 anni di carcere per pedopornografia e violenza privata ai danni di una minore

Pubblicato 3 mesi fa

Nove anni di carcere e un risarcimento alla persona offesa di 40 mila euro. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno condannato Pasquale Di Stefano, 67 anni, ex impiegato delle Poste di Favara, per i reati di pedopornografia e violenza privata ai danni di una minorenne. Accolta interamente la richiesta del sostituto procuratore Elenia Manno, che a margine della requisitoria aveva chiesto proprio nove anni di carcere, e dell’avvocato Salvatore Cusumano che invece rappresenta la parte civile.

La vicenda, che rappresenta una costola investigativa di un’inchiesta caratterizzata da soldi e ricatti che aveva visto protagonista proprio l’ex impiegato, risale al periodo compreso tra il 2014 ed il 2017. L’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Cioppa, era accusato di aver minacciato una ragazzina a inviare scatti intimi per poi salvarli sul cellulare. L’ex impiegato era stato arrestato tre anni fa con l’accusa di aver fatto sparire circa 570 mila euro dall’ufficio postale in cui lavorava attraverso prelievi non autorizzati, spesso contestualmente a rimborsi di buoni fruttiferi, occultandoli poi tramite diversi escamotage.

Soldi che in parte sono serviti a Distefano a pagare una maxi estorsione messa in atto nei suoi confronti da una coppia che, scoprendo le molestie sulla ragazzina, iniziò a ricattare l’ex impiegato facendosi consegnare circa 250 mila euro. Per questo motivo Di Stefano sparì e trovò rifugio in Germania dove venne arrestato in un appartamento di Volklingen, paesino della Germania al confine con la Francia.

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