Giudiziaria

Killer ergastolano ama il latino: libertà condizionata per Pullarà

Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha concesso la liberazione condizionale al killer ergastolano di mafia Santi Pullara’, 53 anni, 27 dei quali trascorsi in carcere a scontare la massima pena per sette omicidi avvenuti tra il 1990 e il ’91. Tra le vittime un bambino di 4 anni, Andrea Savoca, ucciso dal gruppo di […]

Pubblicato 4 anni fa

Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha concesso la liberazione condizionale al killer ergastolano di mafia Santi Pullara’, 53 anni, 27 dei quali trascorsi in carcere a scontare la massima pena per sette omicidi avvenuti tra il 1990 e il ’91. Tra le vittime un bambino di 4 anni, Andrea Savoca, ucciso dal gruppo di fuoco di cui faceva parte Pullara’ perche’ si trovava assieme al papa’ in automobile. Tra le altre vittime Colombina Steri, 21 anni, assassinata perche’ anche lei si trovava al fianco del proprio fidanzato, Alfredo Maiolino di 24 anni, l’obiettivo dei killer. I giudici fiorentini prendono atto della situazione ricordando che l’ergastolano all’epoca dei fatti aveva 23-24 anni e che adesso e’ una persona diversa, grazie allo studio dei classici e del latino, che gli ha consentito di cambiare vita. Non a caso ha suscitato l’entusiasmo di alcuni professori universitari senesi, uno dei quali, Alessandro Fo, lo ospitera’ addirittura nella propria abitazione.

 La questura di Palermo aveva fatto presente alla prefettura di Siena la “probabile attualita’ di collegamenti del detenuto con la criminalita’ organizzata”, ma il tribunale di sorveglianza non ritiene riscontrata la attualita’ di questa situazione nei confronti di Pullara’, che gia’ dal 2016 fruiva della semiliberta’, dovendo rientrare in carcere la sera dopo avere lavorato in due cooperative come cameriere e aiuto cuoco e come assistente a persone con gravi disabilita’ fisiche e psichiche. Pullara’ e’ figlio di Giovan Battista, storico capo mandamento di Santa Maria di Gesu’, morto nel 2001, e genero di don Peppino Farinella, componente della commissione di Cosa nostra e capo mafia di San Mauro Castelverde (Palermo), condannato per le stragi del 1992 come mandante, morto in carcere a 91 anni nel 2017. E’ anche cognato di Domenico Farinella, detto Mico, pure lui tornato in liberta’ lo scorso anno dopo 25 anni e recentemente riarrestato perche’ aveva ripreso il proprio ruolo di vertice nella famiglia di San Mauro.I giudici sottolineano che in carcere Pullara’ ha conseguito la laurea breve in Lettere col massimo dei voti e che adesso sta studiando per la specialistica in Storia medievale con una tesi sulla Sicilia e che “ha seguito con autentico interesse i gruppi culturali seminariali, organizzati da volontari dell’universita’ di Siena, con la presenza anche di professori che lo hanno molto sostenuto, offrendogli stimoli positivi, fiducia nella possibilita’ di cambiamento e riscatto”.

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