Giudiziaria

L’inchiesta antimafia Ianus, indagato il vicepresidente del Consiglio comunale di Canicattì 

C’è anche il vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì tra i settantadue indagati nella maxi inchiesta Ianus

Pubblicato 2 mesi fa

C’è anche il vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì tra i settantadue indagati nella maxi inchiesta Ianus, l’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta che all’alba di ieri è sfociata in 55 misure cautelari facendo luce sulle dinamiche di Cosa nostra e Stidda di Gela. Il consigliere e vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Alaimo, 29 anni, risulta indagato per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Alaimo, in quota Democrazia Cristiana, è alla sua seconda esperienza all’interno del consiglio comunale di Canicattì.

Il giovane politico è cugino di Gioacchino Giorgio, 37 anni, già coinvolto nell’inchiesta Hybris, finito questa mattina (ieri) in manette. I fatti contestati risalgono al 2019. Il vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì è accusato di aver acquistato cocaina, al fine di farne cessione a terzi, da Mirko Rapisarda (considerato il tramite del clan Rinzivillo con quello catanese dei Cappello) e Giuseppe Pasqualino, considerato il luogotenente del nuovo reggente del clan Rinzivillo, Giuseppe Tasca.

Agli atti una intercettazione del 18 maggio 2019 tra lo stesso Rapisarda e Pasqualino con quest’ultimo che rammenta  al primo di un ammanco di 500 euro ma questi gli dice – secondo la ricostruzione della Dda di Caltanissetta – che non deve tenere conto delle “tri, quattru rote di chiddu”, e cioè della partita di droga consegnata ad Alaimo, la quale, invero, è stata fornita a credito.

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