Giudiziaria

Omicidio cardiologo Alaimo: la Procura chiede il carcere per Vetro, la difesa vuole i domiciliari

La Procura chiede il carcere, la difesa i domiciliari: il giudice deciderà entro ventiquattro ore

Pubblicato 1 anno fa

La Procura di Agrigento chiede la misura cautelare della custodia in carcere, la difesa invece l’applicazione dei domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico. Si è svolta questa mattina l’udienza di convalida del provvedimento di arresto di Adriano Vetro, 47 anni, bidello di Favara, accusato dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo. L’uomo, due giorni fa, si è presentato al poliambulatorio di via Bassanesi e ha ucciso con un colpo di arma da fuoco lo specialista nella sala d’attesa.

Il sostituto procuratore della Repubblica, Elenia Manno, ha chiesto al gip Micaela Raimondo di convalidare l’arresto e di applicare nei confronti del bidello la custodia in carcere. La Procura di Agrigento gli contesta l’omicidio aggravato dalla premeditazione, il porto illegale di arma e la ricettazione. La difesa, sostenuta dall’avvocato Santo Lucia, ha invece chiesto i domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico. Il legale, nel corso dell’udienza, ha sostenuto la mancanza di esigenze cautelari quali il pericolo di fuga, l’inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. La difesa si è anche riservata di chiedere una perizia psichiatrica per verificare la capacità di intendere e volere del bidello. Prodotta anche un’ordinanza riguardante un caso di omicidio a Palma di Montechiaro nel 2018 quando il tribunale concesse i domiciliari all’indagato.

Diametralmente opposta la posizione della Procura di Agrigento. Secondo gli inquirenti l’omicidio del cardiologo è stato premeditato e sussiste più di un dubbio sulla genuinità della confessione del bidello a cominciare dall’arma utilizzata che lo stesso ha detto di aver trovato in mezzo ad una campagna.

Il gip Micaela Raimondo scioglierà la riserva nelle prossime ventiquattro ore. 

Intanto è stata fissata l’autopsia sulla salma del cardiologo. La Procura ha conferito l’incarico al medico legale Alberto Alongi che eseguirà l’esame autoptico sabato mattina. I familiari della vittima sono rappresentati dall’avvocato Giuseppe Barba.

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