Procura Roma, ancora un rinvio dal Csm
Cosi' gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia che assistono il procuratore generale di Firenze Marcello Viola
“Ancora una volta, la V Commissione del CSM ha rinviato la decisione sul nuovo Procuratore presso il Tribunale di Roma nonostante, ormai da mesi, la nomina del dottor Prestipino Giarritta sia stata annullata dai giudici amministrativi. Come è noto, infatti, il Consiglio di Stato, ha rigettato gli appelli proposti dal CSM e dal dottor Prestipino Giarritta, confermando le sentenze del Tar Lazio che avevano annullata la nomina di quest’ultimo quale Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma (in accoglimento dei ricorsi dei dottori Viola e Lo Voi)”. Cosi’ gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia che assistono il procuratore generale di Firenze Marcello Viola. “Viola ha da tempo invitato il CSM a concludere, in esecuzione delle suddette pronunce del giudice amministrativo, il procedimento volto alla nomina del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma. In vista dell’udienza, Viola – spiegano i due avvocati – ha notificato controricorso in Cassazione, rilevando l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso proposto da controparte. Si è costituito in giudizio (a mezzo di apposito controricorso) anche il CSM, difeso dall’avvocatura Generale dello Stato, chiedendo l’accoglimento del ricorso in Cassazione proposto da Prestipino Giarritta. Il dottor Prestipino aveva anche chiesto, con apposita istanza cautelare proposta innanzi al Consiglio di Stato, di sospendere la sentenza favorevole a Viola nelle more della definizione del ricorso in Cassazione”. “Tuttavia, il Consiglio di Stato, accogliendo le nostre tesi, ha rigettato lo scorso mese di luglio le domande cautelari proposte dal dottor Prestipino Giarritta, rilevando l’assenza di qualsivoglia elemento di urgenza tale da giustificare la sospensione delle sentenze. In esito all’udienza del 23 novembre, finalmente, la Cassazione porrà la parola fine a questo lungo e complesso contenzioso”, concludono i difensori di Viola.