Mafia

Agrigento, il questore Ricifari: “la Mafia è più debole, la Legalità alla lunga paga”

Le dichiarazioni del questore Ricifari in occasione dell'anniversario della strage di Capaci

Pubblicato 11 mesi fa

Ricorre domani 23 maggio l’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro. In questi anni tanto è stato fatto per cambiare le sorti di questo Paese, ma c’è ancora da fare, per sconfiggere il male, la Mafia, che da anni ormai afflige la nostra terra. In occasione della Primavera Antimafia che si è svolta nei giorni scorsi a Casteltermini il procuratore aggiunto Paolo Guido disse: “il 16 gennaio non è solo il giorno della cattura di Messina Denaro, ma è la Vittoria dello Stato, perchè la Mafia è in ginocchio”.

A riprendere quelle parole oggi è il Questore di Agrigento Emanuele Ricifari che in conferenza stampa ha dichiarato: “La mafia, in questo momento, è più debole, le organizzazioni sono sfibrate al loro interno e sfilacciate nei loro rapporti. Molti dei massimi esponenti o non sono più nelle condizioni per ragioni di salute, d’età o perché al 41bis. Non stiamo dicendo che la mafia non esiste, continuerà a esistere finché nelle nostre coscienze continuerà ad esistere un sentimento che va lontano dalla legalità e che pensa al proprio tornaconto e al proprio interesse familistico. Bisogna chiudere le porte, non ascoltare chi promette un guadagno facile, ma alla lunga la Legalità paga”.

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