Mafia

“Tentata estorsione mafiosa a Menfi”, chieste 4 condanne 

Secondo l’impianto accusatorio, i quattro imputati avrebbero costretto l’uomo a dimettersi da una società operante nel settore dei carburanti

Pubblicato 2 anni fa

Il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Alessia Sinatra ha avanzato quattro richieste di condanna nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza una tentata estorsione mafiosa. Il processo è in corso davanti il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Palermo Cristina Lo Bue. Il 19 luglio è prevista la sentenza.

La Dda di Palermo ha chiesto 6 anni di reclusione nei confronti di Pietro Campo, di Santa Margherita Belice, considerato per anni il numero due della mafia agrigentina; 8 mesi di reclusione è la richiesta nei confronti di Vito Bucceri, di Menfi, considerando anche i benefici dovuti alla collaborazione con l’autorità giudiziaria; 4 anni di reclusione sono stati proposti per Giuseppe Alesi e Tommaso Gulotta, entrambi di Menfi. 

La vicenda scaturisce dalla denuncia di un imprenditore originario di Castelvetrano nel 2015. Il fatto era peraltro emerso nell’operazione antimafia Opuntia contro le cosche di Menfi e Santa Margherita Belice. Secondo l’impianto accusatorio, i quattro imputati avrebbero costretto l’uomo a dimettersi da una società operante nel settore dei carburanti rinunciando a stipendi, arretrati e benefici connessi ad un infortunio che aveva subito. 

Pietro Campo, per anni numero della mafia agrigentina dietro al boss Leo Sutera, è stato già condannato a venti anni di reclusione nell’ambito della maxi inchiesta Icaro. Gli altri imputati – Gulotta, Alesi e Bucceri – sono stati coinvolti nell’operazione Opuntia. L’operazione nacque dalle dichiarazioni di Vito Bucceri, oggi collaboratore di giustizia, che fu peraltro l’unico ad essere condannato a conclusione del processo. Gulotta e Alesi, invece, sono stati assolti. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Monica Genovese, Luigi La Placa, Giovanni Rizzuti, Accursio Gagliano e Ilenia Cannia. 

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