Politica

Migranti, Piantedosi chiama il sindaco di Porto Empedocle: “hotspot sarà aperto in anticipo”

Piantedosi, stamani, ha rassicurato il sindaco in merito alla conclusione dei lavori per la creazione, nell'area finale del porto, dell'hotspot.

Pubblicato 8 mesi fa

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha telefonato, di buon mattino, al sindaco di Porto Empedocle Calogero Martello per manifestargli la vicinanza del governo e soprattutto la consapevolezza che Porto Empedocle, come Lampedusa, è interessata in maniera pesante dal fenomeno migratorio e ne subisce i contraccolpi. La telefonata del capo del Viminale è stata fatta dopo che ieri il sindaco era sbottato parlando di fenomeno ingestibile e di paure dei suoi concittadini. Piantedosi, stamani, ha rassicurato il sindaco in merito alla conclusione dei lavori per la creazione, nell’area finale del porto, dell’hotspot. Un centro che sarà raggiungibile, lungo vie interne, dai migranti trasferiti da Lampedusa, che non verranno visti dalla popolazione. 
“E’ stato un colloquio cordiale, ha espresso la sua vicinanza e solidarietà alla città e ha preso l’impegno che verrà il prima possibile a Porto Empedocle”, ha dichiarato il primo cittadino Martello. “Mi ha detto che stanno lavorando per cercare di bloccare questo flusso eccessivo. Il numero di migranti arrivato in questi giorni a Lampedusa è stato abnorme: in pochi giorni sono sbarcati circa 7-8mila migranti, numeri che normalmente arrivavano in una settimana”. Le scorse ore con la tensostruttura di Porto Empedocle sovraffollata sono state difficili. “Un momento complicato, ci auguriamo che non si ripeta. Vogliamo essere ottimisti”, ha concluso il sindaco Martello.
La struttura di Porto Empedocle è stata svuotata, ad assistere alle operazioni dei trasferimenti anche il Prefetto Romano e il Questore Ricifari.

I due hotspot devono essere visti come una sorta di ponte: quello di Lampedusa accoglie in prima battuta e quello di Porto Empedocle instrada, il più velocemente possibile, verso i pullman. Sarà strutturato come una sorta di stazione dei bus, con una corsia protetta di entrata e uscita e con lettini in numero sufficiente per ospitare diverse centinaia di persone per una o, al massimo, due notti”, cosi il prefetto di Agrigento Filippo Romano.

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