Strage Ravanusa, Di Mauro: “Tragedia che tocca tutta Italia”
"Utilizzare fondi Pnrr per interventi di messa in sicurezza"
Roberto Di Mauro, Vicepresidente Vicario all’Assemblea Regionale Siciliana, oggi si e’ recato a Ravanusa per “esprimere vicinanza alla comunita’, colpita da questa immane tragedia che tocca l’intera nazione”. “Ho fatto un sopralluogo e ho constatato che la citta’ e’ in ginocchio , c’e’ un cratere e soprattutto c’e’ ancora molta paura, si e’ sbriciolato un palazzo di 4 piani e altri manufatti sono inservibili. – ha affermato – I soccorsi e tutti gli enti coinvolti stanno continuando a lavorare senza sosta, questo mi rassicura.
Il Governo Centrale, la Protezione Civile nazionale e regionale, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, oltre il governo regionale non lasceranno soli gli sfollati e le famiglie colpite dalla perdita dei propri cari”. “Ravanusa tra l’altro e’ un territorio a forte rischio idrogeologico ricadente in zona R4, anche se ci sono stati degli interventi di messa in sicurezza attraverso l’ufficio contro il dissesto idrogeologico gia’ nel 2019, nella zona bassa quella a est del centro urbano, dopo questo disastro c’e’ l’urgenza di ulteriori interventi mirati – ha proseguito – Credo che per evitare altre tragedie e fughe di gas a questo punto una soluzione percorribile e’ il Pnrr”. “Tant’e’ vero che nel programma sono previste ingenti risorse per la transizione ecologica e la cosiddetta energia green con la creazione di economia circolare, pero’ alla luce di quello che e’ successo a Ravanusa si deve andare oltre, una strategia puo’ essere la capillare programmazione delle manutenzioni delle reti e delle tubazioni di metano in tutti i comuni siciliani a oggi come si e’ visto purtroppo superate dal tempo”, ha ossservato
“A Ravanusa le reti sono vecchie di 37 anni, per questo tra fondi sulla transizione ecologica ed Fsc si deve programmare e presentare dei progetti specifici per l’accertamento e lo stato dell’arte delle reti esistenti per – ha auspicato – una manutenzione accurata e dopo i controlli nelle situazioni a rischio si deve passare al rifacimento e alla costruzione ex novo delle stesse per essere a garanzia e a tutela delle comunita’ interessate che non possono subire altri rischi di incolumita’.”