Agrigento ricorda Raffaello Politi, scoperta lapide in sua memoria
Il comune di Agrigento e il Cepasa hanno oggi ricordato l’anniversario della scomparsa di Raffaello Politi avvenuta il 10 ottobre 1880 ad Agrigento
Il comune di Agrigento e il Cepasa hanno oggi ricordato l’anniversario della scomparsa di Raffaello Politi avvenuta il 10 ottobre 1880 ad Agrigento. Sulla parete della sua casa dove operò l’insigne pittore e archeologo il sindaco Franco Miccichè e il presidente del Cepasa Paolo Cilona, hanno scoperto una lapide in sua memoria nel 153esimo anniversario della scomparsa La storia di Raffaello Politi, narrata dai promotori della manifestazione, lo indica pittore ed archeologo e la cerimonia oltre a recuperare particolari biografici del Politi si è svolta addirittura tra via Foderà e Salita Politi, nel luogo dove l’archeologo creò il primo teatro filodrammatico della città.
Dopo il sindaco Miccichè sono intervenuti il presidente del Cepasa Paolo Cilona, la poetessa Giuseppina Mira che per l’occasione ha composto una lirica, la poetessa Vera Di Francesco che ha letto con maestria “Felicitazioni”, versi scritti il 18 ottobre 1862 dal tenente Carlo Fantoni quale attestato di stima in occasione dell’onomastico di Politi, la prof.ssa Tania Cutugno che ha letto ai presenti la cronaca del funerale del Politi, mentre la nota archeologa Donatella Mangione ha ricordato gli studi compiuti dal Politi sulla funzione dei Telamoni presenti nel tempio di Zeus nella Valle dei Templi. Infine è intervenuta la dirigente scolastica del Liceo Scientifico prof. Ferrantelli ( era presente una folta scolaresca in rappresentanza dell’istituto) che ha ufficializzato il programma per ricordare la data relativa all’anniversario della fondazione della scuola e soprattutto per ricordare la nobile figura di Raffaello Politi definito allora “Regio Custode delle Antichità”.