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Borgo Scala dei Turchi, in aula contro-esame del perito del pm

E’ ripreso ieri mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, il processo con rito ordinario scaturito dall’inchiesta sulla costruzione di un complesso di villette a ridosso della Scala dei Turchi.  In aula è comparso, per riprendere l’esame lasciato incompleto nel maggio scorso, l’architetto nominato dalla Procura Luciano Montalbano. La scorsa […]

Pubblicato 6 anni fa

E’ ripreso ieri mattina, davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, il processo con rito ordinario scaturito dall’inchiesta sulla costruzione di un complesso di villette a ridosso della Scala dei Turchi. 

In aula è comparso, per riprendere l’esame lasciato incompleto nel maggio scorso, l’architetto nominato dalla Procura Luciano Montalbano. La scorsa udienza, interrogato dal pm Antonella Pandolfi, il tecnico aveva dichiarato che “La norma regionale 78 del 1976 dice di fatto che la realizzazione di fabbricati di nuova costruzione sono vietati entro i 150 metri dalla battigia. Sull’area vige un vincolo paesaggistico e di immodificabilità assoluta che, di fatto, vieta la costruzione di immobili fino all’approvazione del piano paesistico territoriale.”

Proprio su queste dichiarazioni si è concentrano il contro-esame, effettuato dagli avvocati della difesa, con momenti certamente carichi di tensione in aula puntualmente smorzati dal presidente del collegio Angela Wilma Mazzara.

Sul banco degli imputati siedono l’ex sindaco di Realmonte Giuseppe Farruggia, 65 anni, nonché progettista della lottizzazione Co.Ma.Er; Cristoforo Giuseppe Sorrentino, 55 anni, tecnico dell’Utc di Realmonte, responsabile del procedimento della lottizzazione Co.Ma.Er; Daniele Manfredi, 58 anni, direttore dei lavori; Giovanni Farruggia, 62 anni, direttore dei lavori per le opere di urbanizzazione relative alla lottizzazione Co.Ma.Er; Vincenzo Caruso, 63 anni, dirigente del servizio per i Beni paesistici della Soprintendenza; Agostino Friscia, 66 anni, dirigente della Soprintendenza;  Calogero Carbone, 66 anni, dirigente della Soprintendenza e l’architetto Giuseppe Vella, funzionario dell’ufficio tecnico del comune di Realmonte. Le ipotesi di reato contestate vanno dall’abuso d’ufficio alla lottizzazione abusiva e anche la violazione della normativa sull’edilizia.

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