Giudiziaria

In via Atenea con una pistola e laboratorio di armi in casa, scarcerato favarese

I quasi sette mesi trascorsi ai domiciliari senza alcuna violazione avrebbero attenuato le esigenze cautelari

Pubblicato 1 anno fa

Il giudice del tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli, accogliendo la richiesta dell’avvocato Salvatore Cusumano, ha sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella meno afflittiva dell’obbligo di dimora nei confronti di Salvatore Butticè, 35 anni, di Favara. Per il gup, infatti, i quasi sette mesi trascorsi ai domiciliari senza alcuna violazione avrebbero attenuato le esigenze cautelari. L’uomo era stato arrestato dalla polizia per i reati di porto di arma clandestina, ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere.

Il favarese era stato sorpreso in via Atenea, centralissima arteria di Agrigento, in possesso di una pistola scacciacani modificata con relativo caricatore con cinque proiettili calibro 6.35 e un coltello a scatto di 21 centimetri. In un successivo controllo, esteso all’abitazione del trentacinquenne, venne scoperto anche un laboratorio di armi. Per questa vicenda Butticè è attualmente a processo e nelle scorse settimane la procura di Agrigento ha chiesto la condanna a quattro anni di reclusione. Il 22 gennaio è prevista la sentenza.

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