Lampedusa

Lampedusa, otto cadaveri sul barcone; neonato assiderato gettato in acqua dalla madre

Il neonato risulta disperso, mentre la madre è morta subito dopo ed è stata trovata sul barchino con gli altri sette cadaveri

Pubblicato 2 anni fa

C’è anche una neonato morto assiderato e poi gettato in acqua dalla madre e mai più ritrovato tra i morti dell’ultima tragedia del mare a Lampedusa.

A raccontarlo sono stati i superstiti, che hanno parlato con gli investigatori della Squadra mobile di Agrigento.

Il neonato risulta disperso, mentre la madre è morta subito dopo ed è stata trovata sul barchino con gli altri sette cadaveri. Dopo che la donna ha gettato in mare il figlio morto assiderato, un uomo si è tuffato in acqua per recuperarlo ma è stato inghiottito dalle onde.

Sono, dunque, due i dispersi, al momento, oltre agli otto cadaveri.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha già aperto un’inchiesta.

LE REAZIONI

“Si parla, si parla, mentre si verificano tragedie su tragedie. Abbiamo bisogno di vicinanza concreta e non di parole. Serve che le istituzioni diano una mano d’aiuto al sindaco Mannino perchè così non si può veramente andare avanti”.

Lo ha detto don Carmelo Rizzo, all’uscita della chiesa di San Gerlando di Lampedusa.

“La comunità di Lampedusa, sempre in prima linea nell’emergenza e sempre pronta ad accogliere i meno fortunati, rischia di sprofondare nell’indifferenza. E’ terribile assistere a questi drammi, ma nessuno di noi – ha aggiunto – può fare nulla. E ogni volta quando gira la notizia che ci sono sbarchi in corso, il sospiro di tutti è uno soltanto: speriamo non ci siano morti. E questo anche perché siamo tutti consapevoli che qui non ci sono le condizioni per dare dignità alle salme”. Don Carmelo, assieme ad alcuni fedeli, in mattinata raggiungerà la camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana: “Lo faccio sempre, senza renderlo noto. Lo faccio per andare a dare una benedizione alle salme, non posso fare altro. Serve – ha concluso, ribadendo, – che le istituzioni si interessino di noi, di questa terra dove è sempre più complicato vivere e di queste persone che vivono drammi e tragedie”.

“Ennesima notte di soccorsi, di lampeggianti, ambulanze, di autobus che trasportano umanità, occhi spalancati dalla paura, di uomini che salvano vite umane. Quanto deve durare ancora tutto questo? Quanti morti dovrà ricevere ancora quest’isola?”

E’ quello che dichiara questa mattina il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino commentando la tragedia che ancora una volta si è abbattuta sull’isola.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress