Palermo, caos seggi: denunciati i presidenti dei seggi disertori
Al momento sono una trentina i seggi dove mancano i presidenti
Avrebbero dovuto aprire le porte agli elettori alle 7 – il voto è consentito soltanto oggi fino alle 23 – ma finora sono una trentina a Palermo le sezioni elettorali dove mancano ancora i presidenti per insediare il seggio, con gli scrutatori in attesa.
“In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilita’ di natura penale”. Lo scrive in una nota l’amministrazione comunale di Palermo.
Dopo un’intera giornata di lavoro alla ricerca dei presidenti di seggio mancanti, al momento sono solo 30 le sezioni del Comune di PALERMO in cui non sono ancora iniziate le operazioni di voto. A dirlo ad Italpress è il segretario comunale del capoluogo siciliano, Antonio Le Donne, il quale garantisce che, insieme al suo ufficio, “da 28 ore consecutive stiamo facendo il massimo possibile per ovviare al problema dei presidenti di seggio”. Le Donne ha chiarito che inizialmente erano addirittura 174 i presidenti di seggio mancanti, che con un’opera certosina, fatta in alcuni casi ricorrendo al passaparola, sono quasi completamente rimpiazzati. “Al momento sono 570 le sezioni che funzionano e stiamo prodigandoci nel massimo sforzo possibile nel tentativo di trovare gli ultimi presidenti di seggio, in alcuni casi, convincendo i semplici scrutatori ad assumere il ruolo di presidente in altre sezioni.“
Si cercano presidenti di sezione elettorale:
Chi fosse interessato a ricoprire la carica di presidente di sezione elettorale può inviare una mail indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo a: ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it.
Tra i requisiti indispensabili: il diploma di scuola superiore, il godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali e non aver parenti che sono candidati. Il compenso è di 280 euro per l’impegno nell’intera tornata elettorale, agli scrutatori va qualcosa in meno. Diversi addetti ai lavori avrebbero mobilitato una vera e propria catena mediante WhatApp, con varie chat di gruppo private e passaparola per il recupero dei presidenti mancanti.
Il Presidente Mattarella ha votato a Palermo
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena votato a Palermo per i cinque quesiti referendari e per il rinnovo degli organi elettivi del Comune: sindaco, consiglieri comunali e consiglieri di circoscrizione.
Il Capo dello Stato, accompagnato dalla scorta, si è recato come di consueto nel seggio 535 dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII Piazzi di Palermo in via Rutelli, a poca distanza dalla sua abitazione di via Libertà.