Giudiziaria

Processo Kerkent, Mangione conferma in aula accuse contro boss Massimino 

Per questa vicenda il boss è stato assolto sia in primo che in secondo grado

Pubblicato 1 anno fa

È ripreso ieri mattina, davanti i giudici della prima sezione del tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, il processo (stralcio ordinario) scaturito dalla maxi inchiesta Kerkent, l’operazione della Dia di Agrigento che ha fatto luce sulla scalata al vertice della famiglia mafiosa di Antonio Massimino e di un vasto traffico di droga gestito come una holding. In aula c’era attesa per la deposizione di Antonino Mangione, collaborante, grande accusatore del boss agrigentino.

In particolare Mangione, trasportato in barella e audito con assistenza medica a causa di una grave malattia, ha confermato l’accusa nei confronti di Massimino di aver sequestrato e palpeggiato la sua (all’epoca) compagna. Per questa vicenda il boss è stato assolto sia in primo che in secondo grado. Peraltro l’ex fidanzata di Mangione, sentita al processo, ha ritrattato completamente la versione inizialmente fornita. Sul banco degli imputati, in questo filone processuale, siedono Pasquale Capraro, 31 anni; Angelo Cardella, 51 anni; Francesco Luparello, 49 anni; Saverio Matranga, 45 anni; Gabriele Miccichè, 33 anni; Calogero Trupia, 37 anni; Angelo Iacono Quarantino, 32 anni, di Porto Empedocle.

Due mesi fa la Corte di Appello ha disposto 19 condanne nello stralcio che segue il rito abbreviato tra cui quella del boss Massimino a 20 anni di reclusione. Il blitz Kerkent scatta all’alba del 4 marzo 2019 quando gli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento, agli ordini del vicequestore Roberto Cilona, arrestano trentadue persone al termine di un’attività di indagine cominciata all’indomani della scarcerazione del boss Antonio Massimino, figura principale dell’inchiesta, che avrebbe riorganizzato la famiglia mafiosa di Agrigento e creato contemporaneamente una “holding” dello spaccio facente a lui capo. Le accuse nei confronti delle trentadue persone (a vario titolo) sono associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (aggravata dal metodo mafioso),  detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio.

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