“Settore giovanile finanziato con assegno rubato”, prosciolto ex presidente Licata
In assenza di querela di parte è venuta meno la condizione di procedibilità e l’uomo è stato prosciolto
La Corte di Appello di Palermo, in riforma della sentenza di primo grado, hanno disposto il non luogo a procedere nei confronti di Sergio Bonfanti Consolini, ex presidente del Licata Calcio, accusato di ricettazione.
L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Cardella, era finito a processo con l’accusa di aver finanziato il settore giovanile della società attraverso un assegno di 3 mila euro risultato rubato alla compagna ucraina. Per questo motivo in primo grado era stato condannato ad otto mesi di reclusione. Verdetto ribaltato in secondo grado per mancanza di querela.
La difesa ha dimostrato come l’assegno era stato utilizzato successivamente alla denuncia di smarrimento e che, al massimo, si poteva trattare di furto e non ricettazione. In assenza di querela di parte è venuta meno la condizione di procedibilità e l’uomo è stato prosciolto.