Stalking a imprenditrice agrigentina, 28enne resta in carcere
Il giovane, accusato di stalking ai danni della titolare di un noto locale agrigentino, resta in carcere
“Non può sostenersi, due anni dopo, che persista quella condizione di incapacità di intendere e volere”. Il tribunale del Riesame conferma la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Salvatore Russotto, 28 anni, accusato di stalking ai danni di una imprenditrice titolare di un noto locale nel centro di Agrigento. Il tribunale della Libertà, dunque, conferma pienamente l’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Agrigento Iacopo Mazzullo.
Il giovane era tornato a perseguitare la titolare di un noto locale della movida agrigentina all’indomani della sentenza di assoluzione per stalking poiché ritenuto, sulla base di una perizia psichiatrica, incapace di intendere e volere. Lo stesso perito, che ha visitato il ragazzo appena due mesi fa, conferma invece la capacità di stare in giudizio dell’indagato. Era stata la stessa vittima, una imprenditrice agrigentina, a denunciare sui social il suo stalker. Il lungo post pubblicato su Facebook, divenuto virale in breve tempo, ha fatto scattare un immediato allarme e una pronta risposta delle istituzioni. La vicenda ha inizio nel gennaio 2021 con il rinvio a giudizio disposto dal gup Francesco Provenzano: le accuse a carico del ventottenne, originario della provincia di Caltanissetta, sono stalking ai danni della donna ma anche furto, danneggiamento e minacce nei confronti di un collega di lavoro.
Il giovane, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora con conseguente aggravamento in custodia cautelare in carcere, viene posto in seguito in una struttura dove presta volontariato. Al termine del dibattimento, anche alla luce di una perizia psichiatrica, viene assolto perché ritenuto incapace di intendere e volere. Adesso il nuovo provvedimento a carico del ventottenne.